1. L'orfanella


    Data: 08/03/2019, Categorie: Incesti Autore: Tara

    ... disposizione i membri, che io con un po’ di fatica, vista la loro non umile dimensione cercavo di assumere dentro la mia bocca, giocherellando timidamente con la lingua sul foro dei loro glandi, violacei per lo sforzo che facevano nel trattenere un precoce godimento. Il primo a cedere, con un grugnito da orso in gabbia, Claudio, seguito dopo pochissimi attimi da Orlando che ululò come un lupo di montagna, i quali emisero un ruscello incandescente tutto dentro la mia gola, eccitandomi tanto da non più riuscire a trattenere oltre, il devastante piacere, il secondo orgasmo, molto più intenso del precedente che avevo gustato imperniata sui loro sessi, forse perché non avevo più sentito alcun dolore, ma soltanto gioia pura, il vero appagamento sessuale. Quel meraviglioso ed appagante giochetto a quattro, dopo il ruscello di seme che i due avevano riversato nella mia bocca, pensavo avesse un termine, o almeno che i due fratelli si dedicassero esclusivamente a me, con altri insegnamenti sessuali, invece, entrambi si riversarono su Liliana evitando me completamente. Ebbi un attimo di sgomento, sentendomi messa da parte, ma poi, ricordando ciò che aveva raccontato lei, compresi che il loro era un sistema di vita sessuale ordinario, e che si amavano intensamente …, e non soltanto perché erano fratelli. Non mi restava che guardare, osservare come la mia amica s’impegnava con i sessi dei fratelli. Cosa le faceva e le modalità. Sarebbe stato per me un ulteriore e buon insegnamento, ...
    ... utile da mettere poi in pratica col mio bel moretto, l’affascinante africano nero che mi aveva rapito il cuore, al quale mi sarei concessa senza risparmio alcuno nonostante fossi piuttosto timorosa nel pensare che avrei dovuto ricevere quella specie di proboscide che mi aveva fatto assaggiare, benché lo avesse soltanto appoggiato, da dentro i pantaloni, sul solco dei miei glutei. Un pitone, o meglio una grossa anaconda che mi aveva trasmesso la sua anima attraverso il solo contatto velato. Mentre pensavo a tutto ciò, avvertii Lilli chiamarmi: “ Dai Roberta, unisciti a noi, vieni. Sarà più interessante, amarci io e te mentre i miei fratelli ci ameranno come meglio credono ”, mi suggerì, tendendomi la mano. Era proprio quello che io speravo accadesse, anche se non avevo avuto la sfacciataggine di chiederlo. Senza il minimo ripensamento, afferrai la mano che Liliana mi porgeva, mi adattai al suo corpo aderendo bene a lei alimentando una nuova eccitazione in tutti, ma specialmente a me stessa, quando, sorprendendomi, cercai la sua bocca per baciarla con tutto l’ardore che le sue labbra mi suscitavano, tralasciando momentaneamente quello che ci accadeva intorno, e che subito divenne importante perché i fratelli si innestarono dentro di noi usando la nostra via secondaria senza alcuna gentilezza, fino a quando, i loro fiotti bollenti, si depositarono sulle pareti interne dei nostri ani stuzzicando anche in noi un orgasmo inspiegabile, con parole semplici. Il seguito della notte la ...
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