1. L'orfanella


    Data: 08/03/2019, Categorie: Incesti Autore: Tara

    ... passammo soltanto io e Lilli, impegnate nelle più suggestive ed appaganti capriole sessuali, le quali, all’alba ci sfinirono tanto da farci cadere fra le braccia di Morfeo senza nemmeno accorgercene. Il pomeriggio dopo mi presentai in pizzeria letteralmente a pezzi, anche se avevo dormito ininterrottamente fino alle quattro e mezzo. “ Mi sembri stanca, Roberta. Non ti senti bene? ”, mi domandò Akim, preoccupato. “ No, sto bene; solo che ho dormito poco …! ”, mi lamentai, mentre pensavo già alla seconda risposta. “ E perché mai hai dormito poco …? ”, seguitò lui, alzando la voce per lasciare che anche sua moglie intendesse il discorso che stavamo facendo. “ Sai, i fratelli della mia amica, quella che abita vicino a me, ci hanno sfidate a carte e, fra una partita e l’altra abbiamo fatto mattino ”, dissi forte, strizzando l’occhio senza farmi vedere dalla moglie. Dalla sua espressione complice, compresi che aveva capito tutto, e cioè: che i fratelli stavano per gli amanti di cui le avevo parlato, e la sorella, per sviare l’opinione che qualcuno avrebbe potuto farsi circa la presenza di due uomini in casa mia. “ E chi ha vinto, alla fine? ”, chiese la moglie di Akim. “ Noi donne, ovviamente, e abbiamo anche incassato le vincite. Pochi spiccioli, è vero, ma che ci hanno soddisfatte molto … ”, dichiarai con orgoglio certa che il mio bellissimo moretto avesse ben capito quale sorta di capitale avevamo riscosso. Infatti, appena la moglie se n’era andata a casa, passandomi vicino ...
    ... mentre mi sporgeva le pizze da servire ai tavoli, mi insultava bonariamente con frasi: “ Sei una porca …! ”, oppure: “ Gli hai fatto un pompino …? ”, o anche. “ Ti hanno montata nello stesso momento …? ”, coronando le domande sconce con la speranza di potermi adoperare allo stesso modo. “ Ma! vedremo …! ”, avevo risposto io, lasciando scivolare una mano, inavvertitamente, sulla patta dei suoi pantaloni intensificando ancor più, se era possibile, la durezza del suo impareggiabile sesso. Dopo la mezzanotte, essendoci soltanto due clienti, Akim aveva deciso di chiudere la pizzeria appena questi se ne fossero andati, se non ché, entrarono altri due clienti, Orlando e Claudio, decisi a ordinare due pizze e, nel mentre che aspettavano, anche due porzioni di farinata. Ero rimasta di stucco ..., sia perché non potevo certo immaginare questa loro mossa, ma soprattutto perché temevo che potessero in qualche modo rovinare i miei progetti per quella sera. Inoltre, quando ero andata al tavolo per l’ordine, Orlando, mentre scrivevo, aveva alzato una mano e mi aveva accarezzato il sedere con lascivia senza però nascondere il gesto agli occhi degli altri avventori, i quali, scandalizzati e timorosi allo stesso tempo, dopo aver pagato, se ne andarono precipitosamente. Per non essere da meno, Claudio mi aveva infilato una sua mano sotto la gonna e mi accarezzava la vagina mugolando di piacere, allarmando Akim che subito si era lanciato verso di loro per difendermi. “ No, Akim, aspetta … Loro sono ...
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