1. L'orfanella


    Data: 08/03/2019, Categorie: Incesti Autore: Tara

    ... il seno, visto che il resto del corpo era oscurato dalla schiuma che avevo agitato prima di mettermi a bagno. “ Questo non è il modo per ricevere i tuoi insegnanti, carina! Con noi ti devi scoprire, non nascondere, se desideri percorrere la strada del sapere sessuale … ”, disse Claudio, quello che poi venni a sapere che era il fratello più giovane. Inconsciamente, lasciai cadere le braccia nell’acqua lasciando apparire in tutta la sua nudità il mio seno, indurito come mai lo era stato da quando avevo avuto le mestruazioni la prima volta. Come se fosse stato il segnale di avvio i due fratelli si avvicinarono e presero ad accarezzarmi uno il seno e l’altro, messa la mano dentro l’acqua, senza nemmeno sollevare la manica della camicia, la vagina, facendomi subito volare oltre confini sconosciuti che non mi permettevano più di atterrare. “ Wow! La piccola è carica …! ”, esclamò Orlando, strizzandomi tutti e due i capezzoli, senza esagerazione, come se stesse accertandosi che mie ciliegine fossero mature. “ Te lo avevo detto che la mia amica è una buona allieva, fratello. Ora sta a voi accordarla e suonarla nel migliore dei modi ”, li sollecitò Liliana, appoggiando due ampi teli da mare sul porta asciugamani accanto alla vasca dove io mi stavo liquefacendo dal piacere continuo che i due mi procuravano con i loro palpeggiamenti e le intrusioni delle loro dita, sia in bocca che nei paradisi che ho in mezzo alle gambe. “ Io me ne vado a nanna ragazzi. Voi dedicatevi alla novizia ...
    ... con garbo, mi raccomando. Dovete insegnarle a produrre piacere prima di ogni altra cosa ”, li sollecitò, mentre si chiudeva la porta alle spalle. Rimanere da sola, con i due fratelli, in un primo momento mi aveva intimorita, ma non appena loro avevano ripreso a dedicarsi a me le mie paure erano sparite per lasciare posto soltanto alla curiosità, all’insorgere di piaceri che avevo sognato di gustare senza prevedere minimamente quali gioie potessero dare nella realtà. “ Ora baby, alzati in piedi, esci dalla vasca e lasciati asciugare, poi, mio fratello, ti prenderà in braccio e ti porterà nella nostra camera da letto dove, se tu sarai ancora d’accordo, ti insegneremo i primi rudimenti per diventare un’esperta porcellina ”, mi prospettò Claudio, avvolgendomi con uno dei due asciugamani preparati da sua sorella. In quei pochi minuti di strofinamento delicato senza tralasciare un solo millimetro del mio corpo, penso di avere goduto almeno quattro volte, seppure trattenevo per vergogna i gemiti che soffocavo in gola. Non proprio dei veri orgasmi: quelli li conobbi solamente dopo le prime penetrazioni. Ma piaceri intimi che mi facevano sentire sensazioni particolari fra le gambe, mi inumidivano in modo incontenibile le labbra della vagina, e nello stesso tempo, mi spingevano a serrare e dilatare le pareti anali quando il dito di uno di loro mi sondava a fondo. Dopo avermi depositata sul loro letto, i due fratelli vollero che li spogliassi completamente. “ Devi imparare a spogliare un ...
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