1. Le avventure del giovane mc - il terzo anno - mr. sensibile - cap 2


    Data: 09/03/2019, Categorie: Etero Autore: ilromantico73, Fonte: Annunci69

    Proseguono le avventure erotiche del nostro MC. Perdonatemi la lentezza di pubblicazione ma ci sono stati molti impegni improrogabili... seguitemi anche sul mio profilo Facebook
    
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    ci saranno succose novità, retroscena e curiosità sui personaggi.
    
    Quattro giorni dopo mi recai nuovamente al Pronto Soccorso, si presentò a levare la medicazione un’infermiera bionda e carina. Cazzo era la mia infermiera, quella che mi aveva seguito quando mi ero rotto il crociato e che avevo scopato anche a casa quando veniva a farmi assistenza. Non ci eravamo lasciati proprio bene, anzi direi che ci eravamo lasciati decisamente male, con lei che mi offendeva andandosene. Appena mi riconobbe il suo solito sorriso solare sparì in un attimo.
    
    “Ciao” dissi imbarazzato.
    
    “Ciao” cercò di assumere l’intonazione più fredda possibile “di quale altro giochino perverso sei stato vittima a questo giro?” non avevo idea di cosa rispondere perché anche questa volta la realtà non era poi così lontana.
    
    “Ho sbattuto” mi limitai a rispondere.
    
    “Forse un pugno di qualche ragazza che hai illuso?” in effetti mi meritavo che mi trattasse in quel modo.
    
    Tolse la protezione del naso, con le pinze agguantò il cotone all’interno della mia narice e, con la delicatezza tipica di chi vuol farti pagare tutte le sue sofferenze in una sola mossa, tirò via quanto contenuto nella mia narice destra. Cacciai un urlo disumano iniziando nuovamente a lacrimare. Il dottore che ...
    ... era nella stanza accanto si affacciò preoccupato.
    
    “Tutto bene?” chiese rivolto a me e all’infermiera.
    
    “Ho solo estratto le garze” rispose fredda lei.
    
    “Hai fatto con delicatezza? È una zona molto sensibile”.
    
    “Sì” lo interruppi io prontamente “sono io che mi lamento per un niente” il dottore mi guardò con una faccia un po’ schifata e se ne tornò nell’altra stanza.
    
    “Perché mi hai difeso?” mi chiese l’infermiera stupita.
    
    “Forse perché un po’ me lo meritavo per averti fatto star male. “Poi perché quella merda di un dottore quando mi ha rimesso il naso a posto ha avuto la delicatezza di un elefante in cristalleria. Con quale coraggio critica la tua gentilezza?” fece un piccolo sorriso “però ti prego, fai piano con l’altra narice”.
    
    La vidi agguantare il cotone e facendo molta attenzione estrarlo. Certo non si poteva dire una sensazione piacevole, mi sembrava mi stesse uscendo il cervello dalla narice, ma almeno non era il dolore secco e immediato di prima. Quando ebbe tolto tutto:
    
    “Grazie, in effetti così è molto meglio”.
    
    “Mi spiace per prima.
    
    Non avrei dovuto approfittarne per vendicarmi. Non è stato professionale”.
    
    “Forse non è stato professionale ma umanamente è comprensibile”.
    
    “Perché cerchi di essere così carino con me nonostante tutto?”
    
    “Perché mi sento in colpa, non avrei mai voluto illuderti o ferirti”.
    
    “Ma lo hai fatto”.
    
    “Lo so e mi dispiace, però vorrei recuperare, vorrei ci potessimo chiarire”.
    
    “Cosa c’è da chiarire, le cose ...
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