Le avventure del giovane mc - il terzo anno - mr. sensibile - cap 2
Data: 09/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: ilromantico73
... sono chiarissime, sono una cretina che si è innamorata di un ragazzetto e per giustificarsi si è fatta un film che fosse un gigolò”.
“Non devi essere così severa con te stessa, è anche colpa mia”.
“Quello di sicuro”.
“Magari potremmo provare a rimanere…”
“Ti prego non dire amici” mi interruppe “dì qualsiasi cosa, anche amanti, ma non dire amici. Sarebbe troppo umiliante. Ho 26 anni, una figlia che non vedo mai e un lavoro che mi occupa un’infinità di ore al giorno. L’ultima cosa di cui ho bisogno è un amico universitario che magari va a giro vantandosi di scopare un’infermiera”. Avrei voluto giustificarmi, dirle che non avrei certo raccontato a nessuno di noi due e che poteva fidarsi di me. Ma non era quello che voleva sentirsi dire. Avrei solo peggiorato le cose.
“Mi spiace, speravo che le cose si potessero sistemare”.
“Non sempre si può sistemare tutto, il naso, il ginocchio tornano a posto, altre cose no”. Chiamò il dottore che mi controllò il naso, disse che era tornato bene e che dovevo tenere ancora la protezione qualche giorno per sicurezza.
Mi alzai e uscendo dissi rivolto all’infermiera:
“Allora ciao”.
“Arrivederci” rispose fredda.
Non sempre è possibile lasciarsi bene. Anzi quasi mai. Mi sarebbe piaciuto, mi sarebbe davvero piaciuto tanto. Sarebbe stato meraviglioso potersi lasciare senza sensi di colpa senza rimanere arrabbiati con l’altro, ma non era decisamente facile. Anche io ero arrabbiato con Priscilla per essersene andata a ...
... Londra e con Lara per avermi lasciato senza dirmi nulla, così come sicuramente Marta e Francesca ancora mi odiavano per quanto avevo fatto loro. Ero forse un debole a desiderare sempre di non essere odiato anche da quelle che lasciavo o mi lasciavano? O avevo solo il desiderio di essere sempre un po’ amato da tutte? Quando ripensavo alle ragazze che avevo deluso mi veniva la voglia di chiamarle per chiarirmi, ovviamente non lo facevo dato che avrei solo peggiorato le cose. La cosa strana è che anche Gegia mi innervosiva dato che aveva fatto sesso con me senza che le interessassi, mi innervosiva perché la invidiavo. Avrei voluto avere il suo distacco invece io mi legavo subito a tutte. Che idiota. “Sensibile” mi avrebbe probabilmente detto Sofia, avevo bisogno di sentirla, era un balsamo per i miei patemi.
Arrivò il sabato, la mattina suonarono alla porta, andai ad aprire e lei scoppiò a ridere.
“Aveva ragione Camilla, sei davvero ridicolo con quel coso sul naso” esordì Luisa.
“Grazie, fa piacere una parola di conforto” risposi seccato “sapere poi che viene da Camilla mi è ancora più di incoraggiamento” in effetti era strano che anche Camilla mi deridesse dato che si sentiva fortemente in colpa per la mia condizione.
“Lo sai come è Camilla, non direbbe mai questo di te, si è limitata a dire che era colpa sua e che te poverino dovevi portare questa protezione. Però ho capito subito che doveva essere una cosa divertente per cui ho voluto vederti”.
“Perfetto, ora che ...