Fiore di Bach -Cap. X- La presa di coscienza.
Data: 10/03/2019,
Categorie:
pulp,
Autore: Flame
Un tempo, quando i miei sogni erano ricorrenti, non ho mai avuto la beltà di vedere i miei genitori, di sognarli e vivere un momento con loro anche se partorito dalla mia mente. Sono morti in un incidente stradale quando ero piccola, io ero con loro, nella macchina, ma ne sono uscita illesa, i più hanno detto:”viva per miracolo” io credo solo al karma, aveva qualcosa in serbo per me, un qualcosa d’importante, mi ero convinta di ciò ma a lungo andare questa convinzione si affievolii fino a dissolversi come nebbia. Tuttavia nessun parente mi ha mai cercato, quindi sono cresciuta con l'ipotesi di non avere nessuno. Non ricordo i loro volti o il loro approcciarsi a me da bambina, ho solo una foto loro, nulla di più. Cresciuta in un convento ho presto capito l'importanza di sapersi difendere, anche se lì non era come fuori. Eravamo chiuse in un mondo tutto nostro con delle mura a proteggerci dall' esterno. Le suore erano severe ma buone tutto sommato, le miei compagne? Io ero sempre in disparte, non ho mai fatto vita sociale anche se una confidente l'avevo, ma era tutto evanescente, destinato a dissolversi con il tempo. Poi, che dire del tempo, mi ha cambiato? Si, forse si o meglio dire plasmato. Magda mi stava aiutando, sapete come mi ha conosciuto? No certo di no, lo dico io. Mi ha conosciuta per strada su un marciapiede, caso strano proprio vicino al semaforo dove ho conosciuto Regina. Ero strafatta e non mi reggevo in piedi, lei mi ha aiutato, mi ha dato un posto dove stare e ...
... ha cercato di curarmi. Io? Gli ho fatto del male, perché poi? Regina. Regina mi è entrata in testa, si prende tutto ciò che vuole con facilità, mi ha plagiato… ma come biasimarla? Magda gli ha fatto subire le peggiori angherie, si era schierata con il più forte di allora, ma non è detto che il più duro rimanga tale in eterno. In questa non coscienza trovo la soluzione all'enigma, tutto mi passa davanti veloce, immagino che prendono forma a poco a poco creando un disegno vivido. Rivedo Foma, io presa dal cane poi gli spari di Regina, rivedo quell' uomo grasso vestito da coniglio e io lì a seviziarlo con un fallo di gomma, rivedo la stessa scena con Magda, poi io che le pisciavo addosso, le sue urla mischiate alle mie mentre venivo sbattuta fuori. Volevo aiutarla in quel momento, non volevo che finisse così. Magda non si meritava di morire. Regina mi ha usata a suo piacimento per tastare dove fossi disposta a spingermi per lei, se un giorno, gli avrei donato ciò che voleva senza nessuna forzatura da parte sua. Vedo lei, Katia, Ed, rivedo tutti. Infine, vedo i miei genitori, come in foto venirmi vicino e poi dissolversi nel nulla. -Ania...- -...Ania...- Apro gli occhi e rivedo la luce. Mi abbaglia, mi stordisce. Due occhi verdi come smeraldo mi fissano. Dei lunghi capelli rossi mi solleticano il viso. Babette. -B-a-bet-te- -Sei stata non cosciente per un po’-dice. Il mio sguardo incrocia un altro, questo lo riconosco subito. Yuri. -Ania non sforzarti, aspetta, prendi bevi un po’ ...