La mia vita da Bull 9: Una madre severa
Data: 11/03/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Bull del nord
... fluidi. “N-no… non farlo… n-non voglio tradire mio marito” La sua voce era sommessa ora, rotta e tremante dall’eccitazione. Ci fosse stata solo una parola vera magari mi sarei fermato ma non era credibile, mentre lo diceva infatti tutto il suo corpo si era abbassato e spinto contro di me, quasi a volersi impalare sulla mia ardente lancia pulsante. Infatti almeno un centimetro del glande era già penetrato in quella fighetta stretta. “Davvero vuoi che mi fermi?” La mia voce mi sorprese, profonda, sicura. Incredibile quanto scopare mi rendesse uomo, sicuro di me, fossi riuscito ad avere la stessa sicurezza anche nella vita non ci sarebbe stato nulla che non sarei riuscito a fare. Non rispose ma per tutta risposta le sue ginocchia cedettero ancora un pochino impalandosi ulteriormente di un centimetro. “Forza, dillo, dillo che vuoi far cornuto tuo marito” Un gemito di risposta, il suo culo ondeggiava. Le strinsi energicamente i capelli “Dillo, dillo come il giorno che l’hai sposato, di “LO VOGLIO”.” Stavo praticamente urlando, l’eco della mia voce rimbombò come un tuono nella piscina. L’altra mia mano le afferrò un seno il seno, stimolandole il capezzolo. Fu la mossa giusta, proruppe urlando a pieni polmoni “Si, si, cazzo si, lo voglio, LO VOGLIO” e senza esitare un attimo, con un colpo di reni, le infilai tutto il mio turgore su per la figa, smorzandole la parte finale del lo voglio. Presi a scoparla, presi a fotterla come una cagna. Ogni inibizione era caduta, lei gemeva senza ...
... ritegno spingendo il suo bacino contro il mio. La spinsi sul bordo della piscina, sentivo il getto d’acqua sfiorarmi le cosce, senza smettere di scoparla la indirizzai verso il getto d’acqua. Capii quando era il punto giusto quando la sentii irrigidirsi e i suoi “oh si, oh siii” si fecero più intensi e convulsi. Le strinsi di nuovo il seno dando colpi di bacino ancora più profondi e veloci finchè, finalmente eruppe con violenza, scossa come tremori esplosivi, in un orgasmo feroce urlando oscenità senza controllo. E questo mi galvanizzò ancora di più, per quanto avessi le cosce stanche dalla posizione le presi la testa e ficcandole un dito in bocca continuai a penetrarla. Le contrazioni vaginali presero a farsi di nuovo ritmiche, il climax stava per essere raggiunto di nuovo, i gemiti sempre più forti. Il giorno seguente mi risvegliai con lo spirito rincuorato dal mio primo successo. La luce che entrava dalla finestra era insolitamente fioca e il rumore del traffico risultava ovattato. Scostai le tende e vidi uno spettacolo che mi fece ritornare quasi bambino, nevicava! Grossi fiocchi corposi scendevano dal cielo, sui tetti si erano già formati quasi 20cm di neve, uno spettacolo fuori dal comune, specialmente a quelle latitudini. Avrei voluto prendermi un giorno libero, godermi la città imbiancata ma il tempo stringeva, ero lì ospite e a breve le vacanze sarebbero finite e non avrei avuto più avuto tempo per ultimare la mia vendetta. In tal senso mi aiutò la neve, durante la ...