La mia vita da Bull 9: Una madre severa
Data: 11/03/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Bull del nord
... mentre mi lubrificavo dentro di lei per poi strofinarmi sul clitoride. “Sai che penso sia una fantasia di mio marito?” Mi disse con tono allegro “Ogni tanto mentre facciamo l’amore mi dice cose del genere, mi chiede se mi piacerebbe andare con super dotati, se mi eccitano altri uomini” fece un risolino cattivo “Pensa se lo sapesse… se sapesse cosa ti sto facendo.” La masturbazione si faceva più intensa “E a te? A te piace metterli le corna?” Lei mi guardò maliziosa “sinceramente? Fino a 5 minuti fa non avrei mai pensato che fosse possibile ma ora… ma ora…” era esitante grazie al mio movimento sul clitoride che si fece subito più intenso “Ma ora siiiiiiiii!” eruppe in un orgasmo sulle mie dita. Ma non le diedi tregua, continuai a torturarla. Per riflesso la sega si era ridotta d’intensità. Lei prese a contrarsi tutto, a guardarmi con occhi spalancati e con un’espressione di quasi agonia sul volto. “sto… venendo… ancoraaaa” ed esplose in un secondo intenso orgasmo contraendo il viso a destra e sinistra. Le mutandine che ancora indossava erano fradice e una palese macchia scura si era allargata sulla stoffa del divano. Gli spasmi si calmarono e mi guardò sorridente. “Ti è piaciuto eh?” “È stato incredibile….” Io non dissi nulla e mi misi in piedi. “No, no, mettiti comodo ti prego” mi disse con aria maialina. Facendomi risedere. Lei si lasciò scivolare per terra e si inginocchiò davanti a me. Mi guardava ...
... sorridendo mentre presse a leccarmi tra i testicoli e la coscia risalendo lentamente, mentre le mani continuavano implacabili a masturbarmi. La sua lingua, dopo una lieve leccata di palle, prese a salire fino ad arrivare sulla cappella turgida. Me la lucidò per bene, leccandola con movimento circolare dandomi scariche elettriche e poi, quasi inaspettatamente, la prese del tutto in bocca. Cominciò a spompinarmi con lena continuando con le due manine un movimento masturbatorio. Sentivo di essere vicinissimo a riempirle la bocca. Il colpo di grazia me le diede una porta a vetro lì vicino dove si vedeva il riflesso di lei, così rigida e severa, ora inginocchiata a spompinarmi intensamente. Strozzai un urlo e presi a venirli in bocca, senza preavviso. Lei, mostrano un inattesa lussuria, non si fermò un secondo di pompare ingoiando tutto, quando il flusso fu finito si staccò e con le mani munse le ultime gocce di sperma, raccogliendole con la lingua. Mi guardò e scoppiò a ridere “dovresti vedere che faccia che hai!” Sorrisi di rimando e le risposi “allora? Contenta di non aver chiamato i carabinieri?” “Se venivano anche loro magari poteva essere ancora più divertente” mi rispose pronta. Hai capito la moretta? Il tono si fece di nuovo duro “ricordati di piegare gli asciugamani, non hai ancora finito il tuo lavoro” Incredulo ma desideroso di evitare il silenzio post sesso occasionale, mi rimisi i boxer e mi infilai in cantina.