Adele e rachele. la casa sul lago.parte 2
Data: 13/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: siempreganas
16/10/2016
Ho affittato questa casa sul lago per lavorare al mio libro, vivo praticamente da recluso, se non fosse per la visita della ragazza che mi porta il pranzo e per la domestica che al mattino si occupa di rassettare casa. Malgrado ciò non sto impegnando nello studio tutto il tempo disponibile, anche perché ogni giorno, verso le cinque del pomeriggio, bussa alla mia porta la padrona di casa, con cui ho intessuto una strana relazione. Ci conosciamo da anni, poiché ogni autunno vengo qui al fine di concentrarmi sui miei lavori accademici. Da quattro giorni però bussa alla mia porta, si presenta con un dolce, o dei fiori, e facciamo l'amore. Intensamente, affettuosamente, appassionatamente, come marito e moglie in luna di miele. Due sposi un po' attempati, è vero, ma non per questo sazi di vita, di corpi e di sensazioni. Chiacchieriamo brevemente, non senza dolcezza, ma con discrezione e il giusto distacco dovuto alla bizzarra situazione in cui ci troviamo. Poi, senza neanche pensarci, ci baciamo. Da quel momento in poi i nostri corpi si trasformano, e ci concediamo di tutto. Abbattiamo qualsiasi tabù. In quasi una settimana ho scavato dentro di lei i sentieri che percorrono ogni sua luce oscura. Ho irrorato le sue viscere con il mio seme facendogliene sentire il sapore salato sulla lingua e il tepore espulso con forza fino alle ovaie, delle ovaie ormai inaridite.
Mi ha accolto persino là dove il dolore spesso censura il desiderio. Affamato, goloso dei suoi ...
... profumi, ho cercato il piacere assaporandone gli umori, il fresco sudore, solleticandola con la lingua dove maggiore l'eros è sollecito e vitale. E mi sono lasciato andare, le ho dato le chiavi del mio stesso corpo, poiché se amava farsi guidare, altrettanto sentiva impellente il suo ruolo di femmina madre, di colei che sa come prendere in mano le redini. Redini che mi avvolgeva non solo metaforicamente tra le spalle e il collo, facendomi inginocchiare ed entrando lei stessa in una, fino ad allora, inaudita intimità. Ciò non mi privava però di alcun orgoglio. Non mi umiliava neanche quando all'apparenza mi mostravo sottomesso e vittima di una aguzzina spietata. Non era così, lei dominava e io ero il suo re. Stavamo insieme per un paio d'ore dopodiché, discreta come era arrivata, se ne andava in silenzio. Ci facevamo compagnia, sebbene mi trovassi lì per altre ragioni.
Il libro sta subendo dei ritardi, ma non posso rinunciare alla carne profumata di Adele. Non mi stanca il suo corpo maturo, lo sento affine al mio. Sono divenuti l'uno la prosecuzione dell'altro. E nella penetrazione scopriamo quel giusto incastro che compie assieme i desideri e le fantasie.
Ciò che è successo stamattina non conta. È stato un episodio che non dovrà ripetersi. Quando esco di casa per andare a fare colazione in paese, la casa è in disordine, l'odore della notte ristagna ancora nella mia camera da letto. Al mio ritorno, dopo circa un'oretta, appare però come una magia, un incantesimo in cui tutto ...