ICVM |10| Il Respiro
Data: 13/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Leliste
... tutto dimenticato. Non sapeva neanche fosse ancora carico. Per la sua forma d'asma, lieve e legata per lo più alla stagione della fioritura, non c'era altro rimedio se non un broncodilatatore portatile, da usare al bisogno. Tuttavia, lo stress emotivo e lo shock degli ultimi giorni l'avevano resa particolarmente suscettibile. La prima crisi avvenne subito dopo il litigio tremendo avuto con Eric. Una valanga di parole forti e insulti che si aggiungeva al dolore fisico provocato dalla testata ricevuta da Gaia, mentre ritornava in casa. Eric era stato così bravo da tenere celata quella relazione segreta per tutto quel tempo. Hilary ricopriva di merda il suo fidanzato perché, di fatto, si sentiva altrettanto sporca. Un ragazzo bello e dolce, con cui aveva instaurato una bella amicizia, l'aveva baciata. Lei aveva risposto al bacio, con passione. Un sentimento nuovo. Una freschezza che le ricordava altri tempi. La felicità vissuta come colpa. Non poteva essere felice. Non poteva godere del bacio di un amico. Non poteva amare qualcun altro, poiché c'era Eric. Il suo ragazzo, con cui ormai conviveva e con cui aveva vissuto momenti belli e momenti brutti, che non meritava d'esser tradito. Che stupida, pensò. Mentre passava giornate d'inferno coi rimorsi per delle allusioni innocenti in compagnia di un vicino di casa che l'aveva baciata di sua iniziativa, mentre sognava in gran segreto quella semplicità che da tempo si era negata, il suo fidanzato si scopava un'altra. Una collega, ...
... a quanto pare. La collega che la fissava sempre, durante le lezioni. Quella che, non appena si ritrovava a parlare col professore, si avvicinava sempre per origliare. Quella collega che cercava sempre di smontare le sue domande. Quella che più volte si ostinava a catturare le attenzioni di tutti pur di riempire qualche vuoto esistenziale. Quella collega che arrivò persino a circuire il suo fidanzato, promettendogli sesso perverso e creativo, mentre Hilary tornava tardi dalla biblioteca. Tutto questo, Hilary se lo fece confessare in breve tempo. Rientrò in casa e ritrovò il suo ragazzo ancora scosso, con i pantaloni slacciati e indossati malamente. Un segno di rossetto sulla guancia. Il letto disfatto. Le sedie al centro della stanza. Un quadretto niente male. Eric vomitò tutto in pochi attimi. Pentito, sconfitto, denudato di qualsiasi forma di dignità. Hilary emise delle grida laceranti. Schiaffeggiò due volte il suo ragazzo e iniziò con tutte le imprecazioni che le vennero in mente, indirizzate a lui e alla sua schifosa amante. Lo volle fuori di casa quella stessa sera, senza possibilità di replica. Eric dovette accettare impotente, come d'altronde aveva sempre fatto in quella sua avventura fantasiosa e depravata. Aveva una ragazza splendida e sapeva di non meritarla. Hilary, quella sera, ansimò. Lo sforzo fu troppo grande. Iniziò a respirare sempre più velocemente. Aveva fame d'aria. Riconobbe presto i sintomi. Con tutta la voce che gli rimase, chiese a Eric di prendere ...