1. ICVM |10| Il Respiro


    Data: 13/03/2019, Categorie: Etero Autore: Leliste

    ... confortare in qualche modo. Non fu, tuttavia, una scelta azzeccatissima di parole, pensò. “Già. Lui era un sudicio idiota. Mi ha tanto deluso. Tuttavia, lei è una perfida manipolatrice. Ha usato Eric per farmi del torto. Oppure, fatto ancora peggiore, magari era davvero innamorata di lui e voleva solamente indurlo a lasciarmi. Oppure non lo so, magari mi odiava per il rapporto che avevo col professore.” disse lei. “Ah già.” Francis rammentò la busta. “Cosa è quell'invito? Te lo ha dato lui?” aggiunse lui mentre sorseggiava il tè. “Oh, Si. Ha detto che si trattava di un progetto che intendeva portare avanti con alcuni studenti. Non so bene di che si tratti, ma so per certo che lei non fosse inclusa.” disse Hilary. “Come lo sai?” chiese Francis. “L'ho intuito da subito. Alcune parole che Il prof ha usato sono state “Non tutti possono essere protagonisti”. Era un chiaro riferimento a lei che lo torturava ogni volta a fine lezione con domande su domande. “Voleva prendere parte al progetto ma evidentemente il professore non glielo ha permesso. Ha protestato tante volte ma senza successo. Era diventata una puttana rancorosa.” Questa era dunque la conclusione. Una puttana rancorosa. Francis finì di bere e guardò il bel viso di Hilary con gli occhi persi dentro la tazza. Era assorta nei pensieri, certamente giù di morale. Non sapeva come approcciarla. Voleva davvero darle conforto ma sembrava impossibile. Osservò l'orologio. Le 22.30. “Sbaglio o l'appuntamento col tuo professore ...
    ... era per le 11?” chiese innocentemente. Hilary sgranò gli occhi. Se lo era completamente dimenticato. “Cazzo.” disse. Andò di corsa in stanza per raccattare qualche abito da indossare. Si cambiò senza neanche curarsi di chiudere la porta, lasciando Francis in cucina piuttosto preso alla sprovvista. “Sono in ritardo, non ci arriverò mai!” disse Hilary, mentre infilava un calzino. “Non devi preoccuparti, c'è scritto Via del Mirto 64. Dovrà essere poco più avanti. In due minuti sarai lì!” Si vestì rapidamente senza neanche controllare se i colori fossero azzeccati. Confusa e agitata, baciò sulla guancia Francis e si diresse alla porta. “Magari ti tengo casa al calduccio, eh?” Disse Francis, ironico. “Ah, già. Scusa. Hai ragione.” Disse Hilary imbarazzata, fermandosi di botto e aspettando che Francis la raggiungesse. Uscirono entrambi di casa, si risalutarono. Hilary guardò Francis diretta negli occhi. Quegli occhi luminosi. Quella bocca ben proporzionata. Quegli zigomi taglienti. Era lui. Era davvero come nei suoi sogni. Sorrise, imbarazzata. Si abbracciarono ancora. Lei lo ringraziò e gli promise che si sarebbero visti presto. Percorse le scale e uscì. Pioggia. Tanta pioggia. Una burrasca. Risalì in casa per cercare un ombrello. Non trovò ombrelli. Erano spariti. Forse tutti di proprietà di Eric? Non voleva saperlo. Bussò alla porta di Francis. Francis riaprì e disse “Hai un modo molto convincente per definire la parola 'presto'.” Ella sorrise. Francis era compiaciuto. “Mi ...
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