La casa del sesso
Data: 13/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: milissa67
... autoreggenti, guepiere e calze, manette, butt-on con coda, scarpe fetish, palline dell'amore, babydoll, mutandine aperte, body, tutine aperte...... Ero già arraffato all'ennesima potenza ed andai nella camera di Deborah. C'era una sua foto sulla scrivania e, decisamente, era una bellissima ragazza. Curiosai nel suo armadio e, anche qui, trovai un bel po' di cosine mooooolto interessanti. Aveva tre cassetti pieni zeppi di collant e calze di tuti i tipi e, solo questo, mi aveva fatto venir voglia di farmi una bella sega. idi il cesto della biancheria sporca e mi ci fiondai di corsa. Proprio sopra di tutto c'eran un perizoma ed un paio di collant neri. Annusai le mutandine e sentii la fragranza del bagnoschiuma o della crema corpo ed il profumo della sua fica. Indossai quel collant ed iniziai a masturbarmi annusando e leccando la parte dello slip dove vi appoggia la fica, finché sborrai sul collant. Sempre con addosso del collant, lo ripulii un po' dallo sperma ed andai nella camera di Martin. C'erano tantissime foto, ma nessuna assieme a ragazze. Solo maschi.
Il dubbio mi venne immediatamente e così cominciai a curiosare anche nel suo armadio dove trovai -pure qua- le stesse cose che c'erano negli armadi delle ragazze....
Tenendomi addosso il collant di Deborah, mi infilai un paio fi jeans, una maglietta e mi misi ad aspettare che Valentina tornasse dal lavoro.
Dopo poco avvertii che qualcuno stava aprendo la porta dell'ingresso ed entrò Martin. Un bel ragazzo di 30 ...
... anni, alto c.ca 1,80, fisico asciutto, non palestra, ma molto curato. Ci siamo presentati e, da come mi guardava, capii che ciò che avevo trovato nel suo armadio non poteva che appartenere a lui... era sicuramente gay o bisex.
Mezz'oretta dopo arrivò anche Deborah: di persona era ancora più bella e, il collant color carne che indossava sono una minigonna in jeans con delle scarpe da tennis Adidas "Stan Smith", mi fece avere un'erezione assolutamente visibile e, della quale, se ne accorse. "Ecco", pensai, "adesso mi sono già giocato la sua fiducia"... ma così, per fortuna, non fu. Iniziò a chiedermi un sacco di cose, dicendomi che Valentina le aveva raccontato un mucchio di cose su di me e che non vedeva l'ora di conoscermi meglio. Mi fece accomodare in cucina ed iniziammo a chiacchierare seduti al tavolo. Io ero seduto a capotavola e lei si sedette alla mia sinistra, con la sedia molto al di fuori del tavolo, quasi di fronte a me. Indossavo il suo collant e, guardandola mentre ne indossava un altro, ricordando il profumo ed il gusto dolciastro della sua fica che avevo assaporato dalle sue mutandine, avvertii che il mio cazzo stava iniziando a secernere liquido seminale. L'erezione era sempre più evidente e lei, incurante del fatto che ci eravamo conosciuti dieci minuti prima, era seduta sulla sedia con un piede appoggiato sul sedile della sua sedia e con la gamba alzata; in questo modo, potevo vederle completamente le mutandine color fucsia che indossava. Martin era uscito ...