Né per caso, né per amore - la rossa atto ii
Data: 14/03/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: buio_selvaggio
... che vuoi...tutto”
Sapevo che prendeva la pillola, le l'aveva detto diversi anni fa, così la spinsi contro il divano, lei mi mostrò il suo culo, piccolo e sodo e con ancora camicia e cravatta addosso la penetrai d'un sol colpo, provocandole un urlo di piacere. Mi muovevo lentamente dentro di lei, appoggiata sul divano, riflessa nella TV la sua immagine di piacere, il suo seno ballava al ritmo dei miei colpi. Presi i suoi capelli con la mia mano, i suoi lunghi capelli rossi e li tirai a me, scoprendo il suoi viso
“Oh si, ti ricordi che mi piace vero?” disse
“si, lo so e ti piacerà sempre di più” dissi tirandoli ancora di più
“oh si, continua ti prego, non smettere, fammi sentire che ti piace”
con l'altra mano la sculacciai, sapevo quanto le piacesse. Con una mano prese a toccarsi, voleva raggiungere l'apice del piacere. Lascia la mia presa e la trascinai in camera, ormai era in trance.
Mi sfilai la cravatta e mi tolsi la camicia che avevo ancora addosso, lei mi sbatté sul letto e si mise cavalcioni sopra di me.
“Ora ti prendo io” disse.
Muovendosi sopra di me urlava di piacere, nello specchio vedevo riflessa la nostra immagine e mi eccitavo ancor di più. Con una mano le torturavo i seni e i capezzoli, con l'altra presi lentamente a insinuarmi in mezzo al suo culo. Raccolsi i suoi umori che scendevano copiosi ed iniziai a toccare l'unica parte di lei che era ancora vergine...la sua reazione fu inaspettatamente positiva, la stimolazione di quella ...
... parte che per lei rappresentava un tabù fu così dirompente che le procurò un orgasmo immediato. Scoppiò in un urlo di liberazione ed io sentii il suo piacere esplodere dentro di lei, proseguendo per momenti che sembravano interminabili.
“adesso vuoi farmi impazzire?” le dissi
“io sono già così, raggiungimi” rispose.
Mi misi in piedi sul letto, lei capì immediatamente le mie intenzioni e riprese in bocca il mio cazzo, ancora pieno dei suoi umori e del suo sapore. Potevo vederci riflessi di profilo nello specchio, vedere Alice che muoveva la sua testa avanti e indietro inginocchiata ai miei piedi, con solo le sue calze nere addosso. Anche io ero al culmine, non potevo più resistere. Lei avvertì il mio piacere salire e accelerò il ritmo, poi si sfilò offrendomi tutta sé stessa con la bocca spalancata e affamata di assaggiare il frutto del mio orgasmo, preceduto solo dalle mie urla di piacere.
Due, tre fiotti bollenti le schizzarono il volto, il corpo e i capelli, anche lui urlava di piacere, poi affondò ancora le sue labbra sul mio cazzo e ingoiò quel che restava facendomi sentire la sua passione sommersa per tutti quegli anni.
E così mentre ero in piedi sul mio letto, lei era inginocchiata ai mie piedi con solo un paio di calze nere addosso e il mio piacere aveva inondato la sue labbra carnose, il suo viso e i lunghi capelli rossi, tutti i ricordi dei pomeriggi passati insieme a studiare, delle serate, delle vacanze e dei viaggi insieme passavano veloci nella mia ...