Maschi d'oggi: un culo vergine per uno smartphone...
Data: 14/03/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: RedTales
... posizione che stava diventando scomoda.
Questa volta sentì l’oggetto premere con decisione accorgendosi che non stava scorrendo bene come gli altri anzi, stava trovando una bella resistenza che si trasformò quasi subito in dolore mentre Francesco Maria la percepì solo come una leggera opposizione a cui porre rimedio pigiando con più decisione. Quell’insistere raggiunse lo scopo di vincere lo sfintere che cessò di colpo di resistere lasciando che il corpo estraneo precipitasse all’interno.
Michael sentì lo strappo come una stilettata. Percepì il suo muscolo cedere e come schiantarsi prima di aprirsi per offrire il suo intimo e una fitta lo percorse partendo dall’interno. Gridò cercando di muovere il sedere sperando in una… liberazione ma ottenne solo un: “è fatta! Adesso sei aperto. Adesso passa. E’ solo un attimo. Meglio vero?”
Effettivamente quel dolore puntuale era già passato anche se qualcosa sembrava tormentarlo interiormente. Rimase immobile come quel fallo finto per buona metà conficcato tra le sue chiappe.
Il successivo movimento non fu né piacevole né spiacevole, semplicemente fu. E ci si dovette abituare perché durò per almeno un altro quarto d’ora. Con gesti ora lenti ora più rapidi Francesco Maria continuò ad aprirlo non smettendo mai di assaporare i movimenti quasi spastici dell’ano che si richiudeva appena ne aveva la possibilità. E anche il suo cazzo non accennava ad abbassarsi e, duro come una pietra, gli premeva contro la pancia.
“Bravo, ...
... sei stato bravissimo. Adesso ti prendo io. Lo vuoi vero?”
Ma che domanda, pensò. Era li proprio per quello.
“Ora mi spoglio e poi te lo do tutto. Se vuoi puoi metterti giù disteso. Mi piace scoparti standoti sopra.”
Il ragazzo si girò ma l’uomo lo riprese: no, non così, con la pancia in giù e il culo in su. Non mi interessa mica vedere il tuo pisellino duro. Ma? Ma cosa hai fatto? Pulisciti! Pulisciti subito, non vorrai sporcarmi il letto!”
Michael non se nera accorto ma sulla pancia aveva un inequivocabile scia di sperma. Era venuto e non se ne era nemmeno accorto. Gli passò delle salviettine umide e si ripulì per poi sistemarsi come gli aveva chiesto.
“Si, adesso va bene. Allarga meglio le gambe.”
Si spostò al fianco del letto in modo che potesse vederlo e si tolse quanto indossava. Il ragazzo lo fissò notando, man mano che si spogliava, come avesse una bella pancetta, il petto coperto da una rada peluria bianca, le gambe fin troppo magre, due tettine cadenti, un culetto asciutto e un pisello moscio e di piccole dimensioni e non ne rimase molto contento ma ormai era li e poi quei soldi gli facevano proprio comodo.
Francesco Maria si afferrò l’uccello e iniziò a sbatterlo cercando di raggiungere l’erezione e, con un po’ di pazienza ci riuscì. Sicuramente non possedeva un membro di abbondanti dimensioni ma per il ragazzo, a quel punto, tutto andava bene.
Finalmente, in modo quasi goffo salì sul letto, lo scavalcò e gli si appoggiò sopra terminando di ...