1. Claudia l'amica di mia sorella


    Data: 17/03/2019, Categorie: Incesti Autore: InusualMe, Fonte: EroticiRacconti

    Sono trascorsi quasi cinque anni da quando avevo scoperto che, con la protuberanza che mi ritrovo tra le cosce, mi ci potevo divertire e non poco. Durante questi cinque anni avevo fatto tante di quelle esperienze che, un normale ragazzo di quell’età, poco meno di sedici anni, credo possa solo sognarsi. La mia maestra assoluta era stata mia sorella -della quale qualcosa vi ho già raccontato, ma che tanto ho ancora da raccontarvi- ma non solo. Grazie a lei avevo conosciuto un mondo fantastico, nel vero senso della parola, fatto di emozioni, percezioni e piacere sublime. Passione pura che prescinde dalla sola carne, che va oltre. Uno stato di eccitazione continua. Un mondo privo di inibizioni e tabù… ma non di ‘vincoli e regole’. E per colpa di questi vincoli che, nonostante tutta l’esperienza sessuale cui vi dicevo, ero purtroppo ancora… vergine! Sì perché una delle ‘regole’ che sussistevano con mia sorella era quella che, tutto era concesso fare –e tutto vale per TUTTO- tranne la penetrazione. Non chiedetemi perché, io ricordo solo che lei mi diede questo ‘vincolo’ senza alcuna possibilità di scelta e quindi a me non rimase che rispettarlo. Avrei potuto sopperire in altro modo a questa condizione, poiché con l’audacia, effetto di quell’esperienza, avevo anche un buon successo con le ragazze mie coetanee, che però non mi attraevano granché, in quanto le trovavo ‘mosce’, prive di stimoli, praticamente frigide paragonandole, inevitabilmente, all’ardire della mia maestra. Così ero ...
    ... divenuto praticamente un ‘mostro’ che tutto sapeva e aveva provato del sesso, ma che mai aveva… scopato! E quel mostro –sessualmente parlando ovviamente- che viveva in me, adesso soffriva fottutamente poiché mia sorella nel frattempo, per motivi di studio, si era trasferita in città per frequentare le lezioni all’università e io, rimasto a casa, mi ammazzavo di seghe pensandola. Provavo molta più soddisfazione nel segarmi e pensarla che quando stavo con qualcuna delle ragazze, mie compagne di scuola, così impacciate, timorose e soprattutto assillanti e romantiche! Quando la sentivo al telefono, le dicevo sempre che non vedevo l’ora lei tornasse, che mi mancava e che la ‘pensavo’ per come lei ben sapeva. Lei mi rispondeva allo stesso modo, con lo stesso tono e con quella sua voce calda e suadente, così tanto eccitante che posata la cornetta, dovevo correre in bagno a segarmi, perché avevo il cazzo che mi scoppiava nelle mutande. In una di quelle telefonate, mia sorella disse a mamma che quel fine-mese non sarebbe potuta tornare in casa come solitamente faceva, perché era stata invitata a una festa e che le servivano però dei vestiti che, invece, aveva in casa. Chiese così a mamma se poteva portarli lei magari approfittandone, anche, per fare un giro in città e far shopping. Mamma le rispose che proprio non poteva, giacché durante il week-end aveva un impegno importante al quale non poteva assolutamente mancare. Da qui l’idea, di entrambe, di mandare me, da solo, a fare quella ...
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