1. Claudia l'amica di mia sorella


    Data: 17/03/2019, Categorie: Incesti Autore: InusualMe

    ... fare i bravi e comportarci per benino, ricordando a Claudia, sorridendo, che il suo fratellino –io- era ancora minorenne. Scoppiamo tutti in una fragorosa risata e così ci salutammo. La sera rimanemmo in casa io e Claudia. Lei carinissima preparò da mangiare e mi fece mille domande durante la cena; era la prima volta che ci vedevamo e lei era come se volesse sapere tutto di mia sorella, di me! Claudia d’aspetto non era come mia sorella. Non era una di quelle ragazze, a dirla tutta, che se incontri per strada ti giri a guardarle. Alta poco più di 1,65 –io al tempo ero già oltre i 170 cm- capelli a caschetto castano chiari, occhialoni da secchiona e non proprio magrissima, una taglia 42/44 a occhio che, al confronto con i 175 cm di mia sorella e la sua adorata taglia 38, la ponevano decisamente su un altro livello. Ma era simpatica, cordiale, disponibile e allegrissima. Dopo la cena e pulito tutto in cucina, ci sistemammo a guardare la tv nella stanza di mia sorella. Ero l’unico luogo in casa dove c’era un televisore e per riuscire a guardarlo o ci si sedeva sulla scomoda sedia alla scrivania o si si metteva, comodamente, seduti sul lettino Noi optammo per questa modalità. Mentre scorrevano le immagini alla tv Claudia continuava a parlare, scherzare, farmi domande, anche quelle che un po’ possono mettere in imbarazzo, tipo se avevo una morosa, come mi piacevano le ragazze… e altre cose di questo tipo e più. Io rispondevo in modo impacciato, vuoi perché comunque lei era più ...
    ... grande di me; vuoi perché la conoscevo appena e non potevo certo raccontarle che me la facessi con mia sorella, ma soprattutto in quanto, a parte l’esperienza, un po’ timido lo ero davvero. A un certo punto mentre continuava a parlarmi mi tirò a sé e mi fece accoccolare al suo petto, mi disse che mi vedeva rosso in viso e non voleva farmi intimidire e si scusò stringendomi a lei. Al contatto con i suoi seni attaccati alle guance, ebbi un sussulto, mi appoggiai e feci quello che sempre facevo con mia sorella, con la guancia mi accoccolai al seno e con la mano mi poggiai sul secondo… Claudia non appena sentii quel tocco si mise a ridere e mi disse: “Quindi è vero ciò che mi racconta tua sorella, che sei un bel diavoletto e che devo stare attenta a te…” Io mi misi a ridere e le dissi: “Ma cosa mai ti racconta mia sorella?” poi la rassicurai dicendole anche che non era vero fossi un diavolo e così chiusi gli occhi, fingendo di aver sonno e utilizzando, praticamente, la stessa tattica e tecnica utilizzata in passato, con mia sorella. Lei spense la luce e io, appena fummo al buio quasi, iniziai a muovere la mano sul suo seno; a sentirlo sotto il palmo era proprio sodo, pieno e anche un po’ più grosso di quello di mia sorella. Ero lì che lo accarezzavo, quando ho sentito la sua mano sulla mia, pensai che mi stesse fermando e mi bloccai. Lei invece, prese la mia mano sotto la sua e mi guidò verso l’apice del seno, sul capezzolo che, sotto la maglietta fina, potevo adesso sentire irto, ...
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