1. Claudia l'amica di mia sorella


    Data: 17/03/2019, Categorie: Incesti Autore: InusualMe

    ... ‘cortesia’ a mia sorella. Inutile dire che accettai di buon grado, senza proferire alcuna obiezione, anche se durante quel week-end anch’io avevo un impegno importante; c’era difatti la partita clou di campionato e la mia squadra si giocava il primato in classifica. Non ci pensai più di tanto, anche se sapevo che così facendo, avrei fatto felice il mio sostituto in panchina, che non poco mi stava sulle balle. Ma l’occasione era troppo ghiotta e impossibile da rifiutare! La mia accondiscendenza e il mio smisurato entusiasmo nell’accettare quell’incarico, provocò non pochi pensieri a mia mamma che mai, prima di allora, mi aveva visto così remissivo nel rinunciare anche solo a un allenamento in palestra. Era giovedì ed ero già eccitato all’idea che il sabato dopo, finita scuola, avrei preso il treno per recarmi in città e trascorrere il week-end a casa di mia sorella. Così giunto il fatidico giorno, presi il treno e mi recai in città. In stazione ad aspettarmi c’era mia sorella e la sua coinquilina che non conoscevo, sino ad allora. Ci avviammo verso casa a piedi, vista la vicinanza con la stazione e io ero estasiato da quella città che, per la prima volta, vivevo ‘libero’, da solo, senza i miei a contorno. Giunti in casa, appena salutato momentaneamente Claudia che si rintanò nella sua camera e chiusa la porta della stanza di mia sorella alle nostre spalle, l’abbracciai stringendola con più veemenza e la baciai per come eravamo abituati, non col bacio ‘familiare’ che ci ...
    ... eravamo scambiati in stazione. Lei ricambiò e immediatamente dopo ci ritrovammo sul letto, liberi da tutto e da tutti a toccarci. Lei iniziò a toccarmi, sfiorando il mio pene e strusciandolo da sopra i pantaloni, mentre mi mordeva il lobo. Io le toccavo le cosce sollevandole il vestitino che aveva addosso e cercando, immediatamente, il calore della figa calda tra le sue cosce. Quando vi giunsi con le dita, era già bagnata e bastò che le infilassi dentro indice e medio, muovendoli un po’, per farla venire. Pochi secondi per uno spasmo che mi faceva presagire una notte di sesso sfrenato. Lei dal canto suo, appena ripresasi da quell’orgasmo immediato, si abbassò su di me, mi tirò fuori il cazzo oramai durissimo dai pantaloni e lo fece sparire tra le sue labbra. Anche per me, pochi minuti a contatto con quell’abile lingua e quelle vellutate labbra, furono fatali. Così venni copiosamente nella sua bocca, tanto da farla tossire e lacrimare, per questo. Poi ci ricomponemmo e mi disse che quella stessa sera sarebbe stata a quella famosa festa e che sarebbe tornata tardi, probabilmente a mattino inoltrato e ovviamente io non avrei dovuto dire nulla di tutto ciò ai miei, per come era il nostro patto. Annuì! Mi spiaceva che non ci sarebbe stata, ma vivevo già nell’eccitazione di quello che sarebbe accaduto al suo ritorno. Così, dopo essersi sistemata e truccata da paura, “Quanto figa sei”, le dissi sorridendo, mentre anche Claudia sorrideva e annuiva al mio commento, ci salutò e ci disse di ...
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