La confessione di Stefania
Data: 18/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Dandy Rotten
... del mondo!-Però a Virna glielo metteresti in culo?-Beh... visto che tu non me lo hai mai permesso...-Mai! Fossi matta! Tutto quello che vuoi, ma lì no!-E io ti amo lo stesso!Franco sviò abilmente l'argomento �Virna� e continuammo a fare l'amore... ma qualcosa ancora non mi tornava... temevo quella ragazza o meglio temevo che mi portasse via lo stesso uomo con cui stavo da 7 anni e per il quale provavo gli stessi sentimenti di quando eravamo una coppietta alle prime armi.Passarono un paio di settimane, poi stanca degli sguardi ammiccanti che Virna faceva al mio uomo, decisi di passare all'azione.-Perché non vieni a trovarci domani sera?- le dissi dopo la lezione � Così vedi l'appartamento mio e di Franco...Virna, probabilmente un po' spiazzata restò perplessa sul momento, ma poi acconsentì.-Sì, certo... magari... mi farebbe piacere... porto qualcosa...-Se ti va... ma altrimenti non disturbarti...Quando ne parlai a Franco, lui restò quasi senza parole.-Beh... e vuoi invitare a casa nostra Virna? Ti è antipatica... e poi non vedo che ci viene a fare...-Vedremo che ci viene a fare...-Stefy... che cosa hai in mente?Non dissi nulla e sorrisi un po' maliziosa e un po' complice, lasciando in attesa Franco.La sera successiva, Virna arrivò attorno alle otto a casa nostra, vestita con un cortissimo abito blu, che le lasciava scoperte le gambe (devo dire, due bellissime gambe), e il décolleté (un bel busto, ma seno piatto). Franco la guardò di striscio, ma poi torno su di me, che avevo ...
... un abito lungo rosso, e scollato che mostrava la superiorità dei miei seni sui suoi, e metteva in evidenza le mie forme in un gioco di vedo-non vedo... uno a zero per me, e palla al centro!Ci mettemmo a tavola, avevo preparato piatti afrodisiaci, e per tutto il tempo della cena, seduta al centro del tavolo, cercavo di stuzzicarli entrambi strusciando mani e piedi ora a lui, ora a lei.Alla fine della cena, mi alzai da tavola, mi posizionai alle spalle di Virna e iniziai a massaggiarle le spalle, poi le sciolsi il nodo del vestito e glielo abbassai... la feci alzare dal tavolo e vidi che sotto il vestito non portava nulla! La maiala! Era venuta a casa nostra con intenti precisi, quella stronzetta! Mi tolsi anche io il vestito, poi mi tolsi il reggipetto e mi passai le mani sul seno cercando di mostrate come fossero più grossi e sodi dei suoi, infine mi sfilai anche le mutandine, poi mi allontanai da lei e guadagnai il bagno. Mi sciacquai la bocca con il collutorio come avevo appreso dal mio Franco anni prima e presi una spugna per il corpo, di quelle delicate con cui si lavano le pelli dei neonati, la immersi nel lavandino pieno in modo che poi grondasse acqua, la strizzai un poco e tornai in sala. Quella troia di Virna inginocchiata ai piedi di una poltrona, lo aveva già preso in bocca a Franco seduto a gambe larghe su detta poltrona. Controllai lo scatto d'ira dovuta a gelosia che avevo in corpo e mi avvicinai ai due. Franco mi fece cenno di avvicinarmi, mi prese per una mano ...