1. Il vestito di Silvia


    Data: 18/03/2019, Categorie: Zoofilia Autore: babbacombe lee, Fonte: EroticiRacconti

    ... inciampò mentre si girava ed il cane le diede pure una spinta. Insomma Silvia si ritrovò per terra a carponi, con il cane sopra. “Willy, ecco dove ti eri cacciato!” Silvia alzò gli occhi nella direzione da cui aveva sentito provenire la voce. Aveva i capelli davanti agli occhi ed era ormai parecchio buio, ma vide un uomo con un guinzaglio in mano che si avvicinava. Ma certo che stupida, il cane aveva il collare, quindi doveva esserci anche il padrone, ora lui lo chiama ed il cane mi lascia in pace. Il padrone non lo chiamò e Willy continuò a fare quello che aveva fatto finora, cioè strofinarsi contro il sedere di Silvia. Quando realizzò che le sue mutandine erano nella borsa, che il cane era maschio e che le stava facendo sbattere qualcosa in mezzo alle cosce, cominciò a preoccuparsi seriamente. Avrà pesato almeno 50 chili, le era salito sopra e si rese conto che forse non sarebbe mai riuscita a scrollarselo di dosso da sola. “Signore, per favore, richiami il cane.” “Tranquilla, è solo un cucciolone e vuole giocare con te.” Silvia provò ad alzarsi, ma l’animale la spinse verso il basso premendole la schiena con il petto, mentre le sue zampe posteriori si spostarono in avanti. Sentì la punta del pene dell’animale che le faceva il solletico sulle cosce. “Aiuto! Per favore!” “Non credo che Willy abbia bisogno di aiuto. Penso che ci riuscirà da solo.” “Ma è impazzito, mi tolga questa bestia di dosso!” Il cane si era mosso e Silvia, per un attimo sentì il pene dell’animale che ...
    ... le solleticava l’orifizio anale. “No! No, maledizione!”, gridò mentre cerca nuovamente di scrollarsi di dosso l’animale. Poi il cane si spostò un po’ più in basso e spinse in avanti. La punta del suo pene entrò dritta nella vagina secca di Silvia, che cacciò un grido di dolore e di sorpresa allo stesso tempo. A questo punto il cane iniziò a muoversi velocemente avanti e indietro e Silvia dovette puntare bene le braccia per non finire faccia a terra. Notò che era più piccolo di quanto si sarebbe aspettata da un cane di grossa taglia, ma visto che era stata penetrata di sorpresa, a freddo, il contatto era discretamente doloroso. L’animale, quasi subito, le spruzzò una bella dose di sperma, e lei si mise a gridare schifata, anche se dovette ammettere che ora il contatto era meno spiacevole. In tutto ciò aveva chiuso gli occhi e, quando li riaprì, si accorse che l’uomo si era seduto proprio di fronte a lei, a gambe incrociate. Le scostò i capelli da davanti agli occhi e le chiese con voce gentile: “Tutto bene?” “No, maledizione!” gridò Silvia, mentre il cane cercava di entrarle dentro più profondamente, “mi fa male accidenti!” “E’ così all’inizio della monta, ma poi diventa più piacevole, stai tranquilla, Willy è bravo ed esperto di queste cose.” Cominciò ad essere presa dal panico: era nella mani di un pazzo che la stava facendo montare dal suo grosso cane, si mise a piangere, mentre l’animale continuava a spingere cercando di ficcarle dentro anche il resto del pene. Sentì che ...