1. L'alberghiera e il marito: una storia di corna.


    Data: 18/03/2019, Categorie: Tradimenti Autore: single80fe

    L’avevo conosciuta su Tinder. 43 anni, donna in carriera. Un flirt, iniziale e molto leggero, dalle sfumature trasgressive, in una chat.
    
    Alcune foto, alcuni video, qualche orgasmo. Nulla di eccezionale, un pattern abbastanza noto. Le premesse di un incontro.
    
    Una donna sposata, sensuale, che tradisce il marito non più in grado di farla godere. Storia di molte. Dal canto mio, uno dei motivi per cui non ho una relazione stabile: o si sta bene a letto, o non funziona. Mia opinione.
    
    Ciò che conta, però, è che ha gambe tornite, affusolate, che ho iniziato ad adorare. Un seno da toccare, leccare, eccitare. Un carattere da sfidare. La voglia di un uomo che sia maschio, non come il facilmente soggiogabile marito.
    
    E’ la proprietaria di un albergo, in una zona vacanza non troppo distante dalla mia città: è facile far partire la mia fantasia.
    
    Voglio essere suo ospite, in una stanza dell’albergo che possiede, e passare la notte con lei. La fantasia la intriga, sceglie un giorno in mezzo alla settimana. Nel weekend il marito la aiuta.
    
    Aperitivo nella hall, con l’adrenalina di essere scoperti. Qualche calice di Franciacorta, molti sorrisi, diverse chiacchiere maliziose. Lei indossa un vestito corto, come le ho chiesto. Tacchi, con un decolté nero, e niente mutandine.
    
    Mi sfida, mi guarda e apre appena le gambe. Mi vuole far vedere che comanda lei, che può sfidarmi e restare sulle sue posizioni, facendomi eccitare. Quando si alza per andare in bagno mi sfiora ...
    ... l’avambraccio e quasi sembra me lo stia masturbando.
    
    Torna, facendo ondeggiare i fianchi e si siede vicina. Sento il suo respiro parlarmi sul collo, la voglia crescere, lei nota l’erezione nei pantaloni. Fa scivolare a terra un pacchetto di gomme, e mentre risale mi tocca, distintamente e davanti a tutti.
    
    Amo giochi preliminari, quelli che partono dalla mente e da una conversazione: ma la fantasia dell’albergo è potente, come la sfrontatezza della donna, il profumo della sua voglia, l’immagine di quella figa completamente depilata e succosa che continua a mostrarmi, i capezzoli duri sotto al vestito. Non resisto.
    
    - Sali in camera? - Le chiedo. La camera è sua, ovviamente, ma la prenotazione è mia.
    
    - No - risponde e mi sussurra all’orecchio - pensavi davvero sarebbe stato così facile?
    
    Devo ammetterlo, ci resto male. Ho una erezione completa, ora, dentro ai pantaloni. Letteralmente sento che mi sta scoppiando il cazzo. Flirtiamo da settimane, prima in chat e ora dal vivo. Pensavo mi volesse. Anzi, mi vuole, ne sono certo, ma vuole sfidarmi. Accettiamo la sfida.
    
    Non le mostro il mio disappunto, le propongo di bere un’ultima cosa: mi faccio sfacciato, per quel che la situazione permette: le sfioro le cosce con un polpastrello, leggero ma deciso, lentissimo. La sua pelle d’oca quasi mi promette un cambio di idea, ma non accade.
    
    Mi trovo a letto, poco dopo, a pensare a cosa avrei potuto fare di diverso. Mentre ci penso, sale la tentazione di masturbarmi. Ad ogni modo dormo ...
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