L'alberghiera e il marito: una storia di corna.
Data: 18/03/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: single80fe
... nudo. Inizio a toccarmi piano la cappella gonfia, la scopro e la copro e la trovo bagnata. Capita sempre dopo una conversazione infuocata.
Sarà il vino, sarà la delusione di non essere riuscito a portarla in camera ma decido di desistere. Magari domani mattina riuscirò nell’intento.
Mi addormento, a cazzo mezzo duro. Mi addormento e sogno.
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Sento, la sento una mano, che mi afferra la base del pene. Sento il movimento lento, farlo crescere, scivolare dalla base al glande. La mano è bagnata, umida, calda. Mi percorre, scende e sale, piano, ferma, decisa. E’ un sogno, occhi chiusi e mi godo le sensazioni. E’ un sogno così realistico, sento il cazzo pulsare in una mano estranea, sempre più duro, sempre più grosso. Sento dita che mi assaggiano e massaggiano la cappella, infuocata e vogliosa dalla sera prima. Mi sfiorano il buchetto, scivolano sul frenulo, arrivano ai testicoli, ci giocano, li stringono. Forte. Tanto da farmi aprire gli occhi.
Non è un sogno.
E’ di fianco a me, nuda, nel buio della camera perfettamente accogliente. Mi sussurra all’orecchio:
- Pensavi davvero che ti avrei lasciato andare senza assaggiare quel cazzo che voglio da settimane?
Mentre lo dice continua a segarmi lenta, e scende ora con le labbra, avvolge la cappella, siamo al buio ma quasi le vedo gli occhi, sento il calore della bocca, le labbra morbide, la lingua sfidare il mio cazzo di granito, scendere lungo tutta l’asta reggendolo in un mano, e poi salire ancora, sento ...
... le labbra avvolgermi, stringermi, come se fossero una figa fradicia.
Vorrei allungare una mano, sentirla sulle dita. Ma voglio godermi il momento, la bocca, la lingua, le mani. Conosce già le mie fantasie, e alcuni piccoli feticci.
Mi fa spostare e si mette comoda. E’ splendida nuda, i seni sodi, i capezzoli duri. Dò una leccata ad un capezzolo, mentre mi sposto. Geme appena. Ha la mia stessa voglia. Mi fa sdraiare, e avvolge il mio uccello tra i piedi. Apre le gambe, si apre la figa con le mani.
- Porco, lo so che vuoi guardare.
- Sì - adoro guardarti mentre ti masturbi, come nei video che mi mandi quando sono al lavoro.
- Non dicevo a te - dice secca accendendo una piccola luce.
E lo vedo, ora, il marito seduto in disparte, con i pantaloni alle caviglie e l’uccello duro. Se lo sta menando sentendoci, guardandoci.
- Tranquillo - mi dice - non può parlare. Non può fare quasi nulla, se non guardarsi e segarsi, il cornuto.
Mi parla mentre sta torturando di voglia il mio cazzo con i piedi. E mi mostra le dita massaggiarsi la clitoride bollente, fradicia, che vorrei in bocca.
- Lui è il mio cornuto, volevo fosse una sorpresa anche per te. - Stringe il cazzo ancora di più tra i piedi - e a quanto pare non ti dispiace.
In effetti sono eccitato come un maiale, la situazione, l’adrenalina, il buio, e quella donna porca che mi sta facendo impazzire mi portano praticamente da un’altra parte.
La lascio continuare, è così brava che non voglio interrompere ...