1. Magnifica presenza


    Data: 18/03/2019, Categorie: Etero Autore: FlavioGius

    Quell’anno, a fine gennaio, mio suocero ci aveva lasciati, nemmeno un anno dopo il nostro matrimonio io e mia moglie avevamo dovuto celebrare i suoi funerali, non aveva fatto in tempo a vedere nessuno dei nipoti che sarebbero venuti di li a qualche anno. Era venuto a mancare ancora relativamente giovane lasciando mia suocera ma ,fortunatamente, dopo aver sistemato sua figlia. Mia moglie, legatissima a suo padre, ne aveva sofferto molto e si era attaccata ancora di piu’ alla mamma, ma mia suocera non aveva voluto essere di peso a nessuno dei suoi figli ed era rimasta da sola a casa sua. Del resto era in salute e completamente autonoma, con la pensione del marito viveva decentemente bene, era relativamente giovane e aveva una nutrita cerchia di amiche che le alleviavano la solitudine. Quella estate mia moglie volle fortemente che la mamma venisse in vacanza con noi,per farla distrarre un po’ disse. La cosa non mi secco’ piu’ di tanto, anche se io avevo avuto nel passato forti attriti con mia suocera, dovevo riconoscere che era una donna piacevole che riusciva spesso, col suo carattere allegro, ad essere simpaticissima il mio era una specie di odio-amore insomma. Quel mese al mare fece su di me uno strano effetto, mia moglie era molto bella ma io mi sorpresi piu’ di una volta ad osservare con interesse le rotondita’ mature di mia suocera e a fantasticare scene di sesso con lei. Lei a cinquantasei anni era ancora mora naturale ma con qualche filo di grigio e abbastanza soda, ...
    ... quando si stendeva al sole spiavo ogni volta che apriva le cosce sperando di veder spuntare all’inguine qualche ciuffetto di peli neri e, quando il costume era bagnato, non riuscivo a distogliere lo sguardo dal solco che si formava in mezzo alle sue gambe, la’ dove era l’apertura della sua fica,una fica grassa e grossa , una passera enorme a confronto della fichetta giovane della figlia , una fica che il parto naturale di una figlia molto grossa alla nascita doveva aver trasformato in una caverna di umido piacere. Quando si girava su un fianco le sue belle chiappe grosse e sode con quella pelle delle gambe che mostrava qualche venuzza varicosa mi stuzzicavano e ,spesso, ero costretto a mettermi a pancia sotto per nascondere una improvvisa erezione. Che scorpacciata di carne doveva essere quella donna , guardavo il culetto piccolo e sodo di mia moglie , un culo di ragazzina ,un meloncino che stentavo a credere potesse facilmente prendere il mio cazzo , come normalmente faceva, senza spaccarsi e pensavo a quanto mi sarebbe piaciuto invece sborrare fra le chiappone della madre. Qualche giorno dopo mi accorsi che mia suocera aveva preso l’abitudine di aggiustarsi il costume all’inguine infilando un dito sotto l’elastico per sistemarlo bene fra le gambe piene e ben tornite. Mentre lo faceva lasciava intravedere un pezzettino della sua grossa vulva e i peli neri che la adornavano ma mi accorsi che lo spettacolo, certamente voluto, non era fatto a mio beneficio ma era fatto per la gioia ...
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