1. Magnifica presenza


    Data: 18/03/2019, Categorie: Etero Autore: FlavioGius

    ... neppure scuse per andare a casa sua e lei veniva a far visita alla figlia nelle ore nelle quali ero al lavoro. L’avevo incontrata solo al pranzo della domenica , in quelle occasioni, quando lei si sedeva a tavola accanto a me, cercavo di accostare la mia gamba alla sua per sentirne il calore che unito al profumo che usava faceva si che io mi allupassi di brutto e finivo ,a sera, a sfogare la prepotente voglia con mia moglie che ,invero, era piacevolmente grata di mio cotanto ardore. Mia suocera si sedeva sempre accanto a me e non si scostava quando mi strusciavo alla sua gamba,avevo la sensazione che le facesse piacere e che quasi desiderasse il contatto, io stentavo a resistere alla voglia di metterle una mano fra le gambe per carezzarle e risalire fino alle mutande, ma con mia moglie sempre vigile e insicuro della reazione che potevo suscitare nella mamma , non mi muovevo piu’ di tanto. Ma avevo la quasi certezza che la situazione fosse matura per fare un passo piu’ audace e che temporeggiare ancora avrebbe fatto passare quel momento magico, dovevo trovare pero’ l’occasione giusta. Agli inizi di dicembre mia moglie mi disse che col pretesto di non sentirsi tanto bene avrebbe chiesto alla mamma di venire a stare un po’ con noi, mi disse di essere venuta a sapere che un vedovo maturo con dei figli adulti cercava di conoscere la madre e che ,a salvaguardia della eredita’, era il caso di evitare l’instaurarsi di un legame, era necessario “controllare” , disse proprio cosi’, ...
    ... le attivita’ di mia suocera. Mia moglie mi spaventava sempre un po’ con la sua mente razionale ed utilitaristica. Una mattina, ero di turno pomeridiano quel giorno, mia moglie che stava per uscire per andare a scuola mi sveglio’ portandomi il caffe’. Con la tazzina in mano mi recai in salotto per fumare una sigaretta, mia suocera era seduta sul divano in vestaglia a guardare in tv i programmi del mattino, accesi la sigaretta mentre pensavo velocemente e freneticamente al modo migliore per far precipitare le cose a mio favore, era una occasione propizia e non dovevo sprecarla. Dovevo cercare un contatto fisico qualunque senza destare sospetti sulle mie intenzioni.Mi si accese una lampadina.. all’epoca mi si formavano sulla fronte e sulle guance dei punti neri e spesso avevo chiesto alla suocerona di togliermene qualcuno, lei si divertiva un mondo a strizzarli e quindi fu contenta e non certo sorpresa quando le chiesi di farmi un po’ di pulizia al volto ed alla fronte. Prese posizione di fronte a me e comincio’ ad esplorare il mio volto con le dita, avevo i suoi stupendi e grossi seni all’altezza degli occhi, ne sentivo il profumo, un misto di talco e di afrore di donna, allora, per facilitarle il compito, appoggiai la mia testa al suo seno e lei non mi scosto’, anzi mi strinse piu’ forte a se’ dicendo che cosi’ le veniva piu’ facile strizzare i punti neri piu’ grossi. Avevo appoggiato le mie mani alle sue spalle e sentivo sotto le mie dita la sua carne calda , cominciai ad ...
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