Magnifica presenza
Data: 18/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: FlavioGius
... accarezzarla mentre lei operava sul mio volto e lei sembro’ non accorgersene, il mio cazzo ormai era diventato duro come un sasso ma poiche’ ero seduto e piegato in avanti la cosa non era tanto evidente, ma lei non poteva non essersene accorta. Decisi di giocare il tutto per tutto, infilai le mani sotto la sua vestaglia scoprendo che era senza mutande e le strinsi le chiappe cominciando a baciarle i seni attraverso il tessuto quasi mordendoli. Cerco’ di spingermi via mentre biascicava qualche parola, ma era il momento di non darle tregua, la spinsi sul divano e passandole un braccio sotto le gambe gliele appoggiai al mio petto, la sua fica mi apparve magnificamente alla vista, le labbra gonfie e grosse dalle quali spuntavano come ali di farfalla due lunghissime piccole labbra scure che, gia’ leggermente aperte ,sembravano gocciolare rugiada, era gia’ pronta , era eccitata anche lei, ma quello che mi meraviglio’ piacevolmente fu la sua clitoride. Aveva una grossa clitoride scura che quasi come un cappuccetto sovrastava la fessura , un piccolo cazzettino turgido spuntava da quella mantellina di carne , una punta grossa come un pisello che avrei leccato e succhiato con gioia se in quel momento avessi potuto indugiare, ero abituato alla clitoride di mia moglie, piccola ,quasi un chicco di riso, quella di mia suocera fu per me una gradita sorpresa. Mi bagnai le dita di saliva e gliela spalmai sulla fessura e preso il mio cazzo con la mano glielo puntai alla fica, cominciai a ...
... spingere meravigliandomi della facilita’ con la quale la mia grossa cappella le scendesse in vagina. Lei con una mano mi teneva un braccio e con l’altra mi spingeva sulla pancia cercando di rallentare la penetrazione, cercava di respingermi ma facendo di tutto,in realta’, per avvicinarsi a me. Continuai a spingere anche se pensavo che, forse non abituata ad una simile lunghezza e grossezza, sentisse un po’ troppo di quel piacevole dolore della penetrazione, ma non me ne fregava nulla, avevo deciso di sfondarla e quando , alla fine, le fui tutto dentro, lei emise un piu’ forte gemito di piacere e comincio’ a fremere tutta. La chiavai con una forza brutale, con la travolgente passione che mi veniva dall’averla desiderata tanto , la chiavai come avrebbe fatto un innamorato che tanto a lungo avesse aspettato quel momento e lei mi ricambio’ con passione, venne almeno tre volte e durante i suoi orgasmi io affondavo tutto in lei rimanendo fermo a godermi la sua vagina che si stringeva pulsando attorno al mio cazzo. Le sborrai dentro allagandola e il gemito che lancio’ mi fece capire che il mio sperma caldo le stava dando un piacere da tempo dimenticato. Poi, distrutto, mi lasciai cadere accanto a lei che si era girata dall’altro lato ritirando le gambe verso di se e ,quasi in posizione fetale, aveva portato le mani alla fica e le stringeva all’inguine quasi volesse impedire che ne uscisse qualcosa. Sentivo che aveva cominciato a piangere, mi avvicinai al suo volto rigato dalle lacrime e ...