Buenos aires
Data: 21/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Grey-Heron
... interiori di entrambi.
Non so se esplorare ulteriormente la possibilità di una conoscenza più personale o continuare sulla base come dire, formale. Guardo la sua figura vicino a me. Corporatura sul tipo normale, nulla di eccessivo o pronunciato, normalità più assoluta, le proporzioni sembrano essere giuste. Io sono un po’ più alto. Questo mi piace perché mi darebbe la possibilità di avvolgere il suo corpo con le mie braccia in atteggiamento protettivo. Vorrei farmi perdonare il fatto di essere stato troppo diretto poco fa, quasi arrogante. Mi piace donare un abbraccio protettivo e sentirmi in posizione dominante ma con dolcezza. Mi accorgo che vorrei la sua testa appoggiata al mio petto mentre le dita della mia mano destra passano tra i suoi capelli neri e lucidi. Il mio naso ora percepisce una leggerissimo aroma corporeo , è molto piacevole, nulla delle solite cose che ti stordiscono le narici. È un misto di profumo di pelle pulita; è un aroma forse agrumato, fresco. Siamo nella prima settimana di marzo e in queste latitudini è ancora estate, fuori fa sicuramente caldo e un profumo agrumato sulla pelle è rinfrescante. Avrà si e no venticinque anni, io ne compirò trentadue tra un paio di mesi . Che bella combinazione di età sarebbe.
Torno alla realtà da questi pensieri, scosso dalla sua voce. Mio padre, dice, è un addetto all’ambasciata olandese e viaggia spesso, a volte con tutta la famiglia. Ho la fortuna di poter usufruire di agevolazioni di viaggio anche grazie ...
... a questo lavoro con le compagnie aeree. Sto pianificando un viaggio in Olanda a giugno. Rispondo che anche io mi ritengo fortunato con il mio lavoro che mi da la possibilità di girare il mondo. Infatti da Buenos Aires farò il giro del Sud America verso il Pacifico per poi arrivare fino alle coste della California e quindi tornare in Europa.
Guardo i suoi occhi neri, il sorriso discreto. Vedo una nota di malinconia forse di delusione perché io ancora non mi lascio andare. Sta aspettando forse che sia io a condurre il primo approccio? E se poi faccio la figuraccia? Non so che dire, non so che fare. Non è la prima volta che mi sento imbranato. E’ già accaduto altre volte, troppe. In più occasioni non ho avuto il coraggio di prendere l’iniziativa e ho lasciato perdere. Pentendomene più tardi. Mi piace sentire la sua presenza qui accanto. Sento un turbinio dentro di me, le parole mi escono dalla bocca senza che io quasi me ne renda conto e dico,iIo non conosco Buenos Aires, ti piacerebbe farmela visitare, farmela conoscere?
Ora il suo sorriso è più accattivante. Certo con piacere, mi risponde e continua, è una bella città.. Io stacco alle diciasette però stasera non posso. Domani pomeriggio dopo il lavoro posso passare dal tuo hotel, ti vengo a prendere. Mi dice questo come fosse la cosa più ovvia e normale con una genuinità estrema. Questo è il numero diretto, del banco informazioni, chiama e chiedi di me se hai bisogno oppure per rimanere in contatto (non esistevano i ...