-
L'ultimo canto della sirena
Data: 23/03/2019, Categorie: pulp, Autore: Seinove
... per aiutarla. Al mattino appare in stato semi-comatoso. Le infezioni si sono propagate. - «Devi tagliare...ancora...», sussurra flebilmente. - «Alba...Non puoi andare avanti così! Morirai, lo capisci? Devo portarti da un dottore, da qualcuno che possa curarti per davvero.» Scuote la testa. - «No. Non posso fidarmi di nessun altro. Ci pensi alle conseguenze se l'esistenza delle sirene venisse dimostrata? Ci darebbero la caccia per tutto il pianeta, per studiarci, per controllarci, per sfruttarci... No, nessun altro oltre a te deve sapere che io esisto, qualunque sia il prezzo.» Mi rassegno all'evidenza: devo fare ancora il macellaio. Preparo l'occorrente e taglio la sua parte-pesce circa all'altezza delle "ginocchia". Il fatto di aver già eseguito una volta quest'operazione non la rende meno terribile. Prego il cielo di non doverla ripetere di nuovo. Terminate le procedure di cauterizzazione, rimetto Alba nella vasca. Aggiungo del bicarbonato all'acqua, sperando che lenisca almeno un po' il suo dolore. La superficie dell'acqua si ricopre di densa schiuma bianca. ***** All'improvviso sento bussare alla porta d'ingresso. Possono essere solo guai. E infatti sono guai. Guai grossi, che hanno le fattezze di Amedeo l'usuraio e del suo gorilla Giovannino. ("Giovannino"...Un diminutivo grottesco, dato che si riferisce a un bestione di 2 metri per 130 chili di muscoli.) - «Ciaaao, Stenio», dice Amedeo con un falso tono di cortesia, «Sei in ritardo col pagamento del prestito che ti ho ...... concesso, lo sai?» - «Io...Uh...Devi avere un po' di pazienza, Amedeo...Al momento sono al verde...» - «Già, già...Ma intanto ti fai i pranzetti a base di pesce fresco, eh?», dice annusando l'aria. Amedeo si accomoda pur senza il mio invito. Non oso contrariarlo; so bene che il suo gorilla ha le mani pesanti. - «Amedeo...Ti ho detto la verità; puoi rivoltarmi con un guanto, ma non ne caveresti un centesimo...» - «Parliamoci chiaro, Stenio: da questa visita me ne andrò coi miei soldi o coi tuoi denti. Scegli.» - «Cazzo...Ma che ci guadagni? Se mi fai rompere le ossa, non posso più lavorare per ripagarti!» - «Nulla di personale, caro Stenio...ma io ho una reputazione da difendere: il tuo esempio servirà da monito per tutti quelli che credono di prendere alla leggera i debiti che hanno con me.» - «Giovannino spacca ossa a omino cattivo, capo, sì?», farfuglia il bestione. - «Buona idea, Gio'. Comincia dalle gambe.» Giovannino si scrocchia le dita, facendomi cagare sotto. Posso già presentire il rumore delle mie tibie che si frantumano...quando da oltre la porta del bagno ci giunge la flebile voce di Alba che canticchia una strofa dell'ultima canzone che avevamo ascoltato: "I see skies of blue and clouds of white the bright blessed day the dark sacred night and I think to myself what a wonderful world..." Amedeo si volge in direzione di quel canto, e io rabbrividisco: conosco bene l'effetto che fa la voce di Alba sugli umani...e questa è gente da NON eccitare. - «Oh, a quanto pare ...