1. Il nerd. al limite del disordine mentale - 00


    Data: 12/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: kkmax, Fonte: Annunci69

    Sono un nerd, pallido, magro, debole. Frequento il quarto anno all'Istituto Tecnico di elettronica. Per andare a scuola prendo il treno e viaggio sempre solo. Nessuno dei miei compagni di scuola è mio amico, io ignoro loro e loro ignorano me. A scuola non vado male, me la cavo, anche se il mio disinteresse per qualunque cosa mi porta ad ottenere voti che superano appena la sufficienza. In classe mi chiamano Neve, per via del colore della mia pelle e anche per la forfora. Durante l'intervallo resto seduto al mio posto e mi metto a leggere il libro del momento. In questo periodo sto leggendo un libro di filosofia.
    
    La filosofia mi sta affascinando, mi fa entrare in un mondo diverso dove non è importante quello che sei fuori ma piuttosto quello che sei dentro. E così mi circondo di pensieri, di ragionamenti, di scoperte teoriche con le quali si può scandagliare la realtà senza però toccarla con le mani e senza perciò subirne le ingiustizie. Ma a parte i 10 minuti d'intervallo, per me la scuola è sempre stata un inferno.
    
    In prima sembravo un bambino delle elementari e ho subìto le cose più bizzarre da parte degli studenti più grandi. C'è stato Daniele in particolare, uno studente che andava in quinta, che mi aveva preso di mira e non mi ha mai mollato fino a che non si è diplomato.
    
    E' durata quasi per tutto l'anno scolastico la storia con Daniele, che mi cercava praticamente tutti i giorni all'intervallo e mi chiedeva di accompagnarlo in bagno. Penso che fosse tipo un ...
    ... esibizionista, perché desiderava che io lo guardassi mentre pisciava e poi voleva che glie lo scrollassi quando aveva finito. Quando glie lo scrollavo gli diventava sempre duro ed io sentivo come un vuoto nello stomaco che non riuscivo a definire, era un misto tra piacere ed imbarazzo, desiderio e paura. In quel periodo per me il tempo a scuola non passava mai.
    
    Adesso sono in quarta e le cose sono un po migliorate. Non sono più lo schiavo di nessuno e se io non parlo vengo lasciato in pace. Nella mia classe ci sono alcuni ragazzi bellissimi che io so di non dover guardare, perché quando lo faccio tutto intorno a me inizia a girare forte. Devo solo stare calmo, rilassarmi e concentrarmi sulla lezione, e allora tutto fila liscio.
    
    Ora mi trovo in stazione e sto aspettando il treno per tornare a casa. C'è un ragazzino vicino a me che sta giocando con il cellulare. Cerco di guardare per capire che gioco è. Lui se ne accorge.
    
    Ragazzino: "Vuoi provare?"
    
    Io: "No, non ho mai giocato. Che cos'è?"
    
    Ragazzino: "Football Kicks. Dai prova! E' divertente!"
    
    Non avevo voglia di attaccar bottone. Per fortuna arriva il treno.
    
    Io: "E' arrivato il mio treno"
    
    Ragazzino: "Sì ho visto, è anche il mio"
    
    E te pareva. Neve, lo sfigato. Adesso dovrò sorbirmelo chissà fino a dove.
    
    Il treno si ferma e dalla porta esce improvvisamente una folla di persone che si spacca in due parti mentre mi attraversa. Il ragazzino viene spinto contro di me e si aggrappa al mio braccio per non ...
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