1. Il nerd. al limite del disordine mentale - 00


    Data: 12/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: kkmax, Fonte: Annunci69

    ... farsi portare via. Mi giro con la testa e ci guardiamo. Scappa un sorriso ad entrambi.
    
    Quando il treno è vuoto e la folla è andata via ci ricomponiamo e saliamo sulla vettura. E' vuota, c'è l'imbarazzo della scelta. Io di solito mi metto in coda, di fronte al bagno, dove ci sono i posti a sedere solamente da un lato. Il ragazzino mi segue e ci sediamo vicini al finestrino, l'uno di fronte all'altro.
    
    Il treno parte e mentre le ombre spinte dal sole si muovono caoticamente io ed il ragazzino ci guardiamo in faccia. Lui è inquietante. Occhiaie, capelli unti, labbra rosse, la pelle pallida come la mia e forse un po di più se è possibile. Ha gli occhi azzurri molto belli. E' in tuta da ginnastica e anche se fuori fa freddo non indossa nemmeno una giacca. Mi intriga. E' come me.
    
    Ragazzino: "Dove vai a scuola?"
    
    Io: "Al Tecnico"
    
    Ragazzino: "Anche io vado al Tecnico. Sono in prima D, al secondo piano. Ah io mi chiamo Massimo"
    
    Quando parla chiude leggermente l'occhio destro. E continua a grattarsi un po ovunque, sulle braccia, sotto il collo, sulla testa. Forse si lava poco? Lo fisso negli occhi, poi gli guardo le scarpe. La scarpa sinistra è slacciata.
    
    Io: "Hai la scarpa slacciata"
    
    Massimo: "Lo so. Tu come ti chiami?"
    
    Io: "Io mi chiamo Tony"
    
    Si mette a ridere.
    
    Io: "Perché ridi?"
    
    Massimo: "Non sembri uno che si chiama Tony"
    
    Io: "Perché, come dovrebbe essere uno che si chiama Tony?"
    
    Massimo: "Beh, dovrebbe essere un tipo bellissimo"
    
    Ma che ...
    ... maleducato. Però mi fa sorridere il suo ragionamento e mentre sorrido giro lo sguardo verso il finestrino e guardo fuori. Il rumore e le vibrazioni del treno mi rilassano e lentamente mi spengo in uno stato di dormiveglia. Ma dopo alcuni minuti Massimo mi chiama.
    
    Massimo: "Tony"
    
    Io: "Sì?"
    
    Massimo: "Mi dai una mano con la scarpa? Me l'allacci per favore? Tra un po devo scendere"
    
    Io: "Perché non sei capace di allacciartela da solo?"
    
    Massimo: "Non riesco a piegarmi perché ho una ferita sul fianco"
    
    Io: "Una ferita?"
    
    Massimo: "Sì, mi sono tagliato mentre giocavo a pallacanestro. Ho una fasciatura che gira intorno alla pancia"
    
    Io: "Mi dispiace. Ti fa male?"
    
    Massimo: "Solo se mi piego"
    
    Allora tira su la gamba e appoggia il piede sul mio sedile, in mezzo alle mie gambe.
    
    Io: "Ok"
    
    Non è facile allacciare le scarpe al contrario. Mentre sono all'opera lui sposta il piede e lo avvicina sempre di più fino a toccarmi in mezzo alle gambe. Io sgrano gli occhi.
    
    Massimo: "Scusa!"
    
    Si mette a ridere.
    
    Io: "Ecco fatto."
    
    Massimo tira giù il piede.
    
    Massimo: "Ti piacciono i videogiochi?"
    
    Io: "Sì. Gioco molto a GTA"
    
    Massimo: "Grande! Anche io"
    
    Il treno si ferma. Fuori c'è un sacco di gente che deve salire. Quando si aprono le porte la carrozza si riempie in pochi secondi. Una signora vorrebbe sedersi e ci chiede se i posti sono liberi. Noi rispondiamo di sì. Massimo si sposta e si siede di fianco a me. Per liberare i posti ci mettiamo gli zaini ...