1. Il nerd. al limite del disordine mentale - 00


    Data: 12/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: kkmax, Fonte: Annunci69

    ... tranquillamente. Ce le facciamo anche insieme"
    
    Io: "Ma va!"
    
    WOW
    
    Io: "Come insieme?"
    
    Massimo: "Io la faccio prima a lui e poi lui la fa a me"
    
    Io: "Davvero?"
    
    Massimo: "Sì. Tu hai fratelli?"
    
    Io: "No, sono figlio unico"
    
    Il mio pisello è diventato duro e mi da fastidio. Mi giro un attimo e me lo sistemo, c'è un pelo tirato che si è incastrato e mi fa male. Lui naturalmente se ne accorge.
    
    Massimo: "Ce l'hai duro?"
    
    Io: "Ma no"
    
    Massimo: "Non ci credo. Fa sentire?"
    
    Io: "No dai, perché invece non facciamo una partita?"
    
    Massimo: "Ok. Inizi tu?"
    
    Io: "Sì, così continuo la partita di prima"
    
    Mi siedo sul letto e riprendo il gioco. Sono molto concentrato ma sono anche molto eccitato. Con la coda dell'occhio tengo sotto controllo Massimo, ho paura che mi faccia qualche scherzetto. E infatti ad un tratto allunga la mano e me l'appoggia sulla coscia. Rimane fermo per un po, poi inizia ad accarezzarmela lentamente. Poi si avvicina sempre di più all'inguine e io non capisco più niente, ma continuo a giocare senza dire nulla. La sua mano si avvicina sempre di più fino ad appoggiarsi al rigonfiamento ormai evidente. Me lo stringe e ...
    ... poi lo accarezza. Io continuo a giocare fino a che mi uccidono.
    
    Massimo: "Noooo! Peccato, stavi andando bene. Adesso tocca a me"
    
    Molla la presa e si impadronisce del joystick. Inizia la sua partita come se nulla fosse. Io non dico niente, avrei voglia di masturbarmi ma non faccio niente. Guardo in silenzio la partita rimanendo seduto di fianco a lui e aspettando che l'erezione passi. Massimo gioca molto bene, la sua partita dura moltissimo. Ad un certo punto gli suona il cellulare, lui mette in pausa e risponde.
    
    Massimo: "Sì?"
    
    ...
    
    Massimo: "Da un mio amico"
    
    ...
    
    Massimo: "Torno tra un po"
    
    ...
    
    Massimo: "Ma perché?"
    
    ...
    
    Massimo: "Va bene"
    
    Chiude la telefonata.
    
    Massimo: "Devo andare, cheppalle."
    
    Io: "Era tua madre?"
    
    Massimo: "Sì, non le avevo detto che sarei venuto qui. Devo andare. Però magari ci vediamo domani?"
    
    Io: "Va bene"
    
    Lo accompagno alla porta. Lui mi stringe la mano e mi saluta.
    
    Massimo: "Ciao!"
    
    Se ne va scendendo le scale di corsa. Chiudo la porta e corro alla finestra, lo vedo uscire dal cancello. Mi abbasso i pantaloni e mi faccio una sega mentre lo guardo allontanarsi.
    
    ...CONTINUA? BOH.... 
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