1. Rebecca, Nicholas ed io - L'arrivo


    Data: 24/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Lesbo Etero Autore: Ukiyo

    ... terra, stendendosi sull�asciugamano bianco. -Non c�&egrave problema- risposi con fin troppa affettazione. Lo facevo per nascondere il fuoco di emozioni che quel corpo mi scatenava dentro. Se lei avesse tenuto gli occhi aperti, avrebbe visto quanto mi si erano arrossate le guance. Ma dovevo mantenere la mia facciata di professionalità. Presi dell�olio dal profumo agrumato e iniziai a spalmarlo sulle spalle e sulle braccia, massaggiandole ritmicamente, fino a raggiungere il palmo della mano. Potevo vedere i suoi capezzoli irrigidirsi a poco a poco. Volevo credere che fosse per le sensazioni piacevoli che le procuravo, e non per la temperatura della stanza. Passai a disegnare dei cerchi dorati sul suo addome, e a dissolverli con i palmi delle mie mani. Ancora una volta prevalse la professionalità, perché le chiesi: -Ha freddo?- -Niente affatto- rispose Rebecca senza aprire gli occhi �Ma ti stai dimenticando dei seni- sorrise. Le mie mani si interruppero. Ero davvero una ragazza fortunata. Presi nuovamente dell�olio, meditando sulla mia prossima mossa. Sapevo che massaggiare quella zona poteva mandare in estasi una donna, in uno stato di profondo rilassamento e al contempo di crescente eccitazione sessuale. Decisi che avrei fatto del mio meglio. Cominciai ad applicare l�olio prima sulle clavicole, e poi sulla regione dello sterno, appena sopra a quelle magnifiche coppe di champagne. Potevo avvertire il respiro di Rebecca farsi più profondo e prolungato. Continuai così fino a ...
    ... quando non avvolsi i seni tra le mie mani, facendole scivolare in pigri movimenti circolari. Vidi le labbra di Rebecca socchiudersi, ed emanare un sospiro arreso. Mi aveva provocato? Ora avrebbe scoperto di cosa ero capace. D�altronde, volevo assicurarmi che i suoi preziosi seni fossero nutriti a dovere. Strinsi delicatamente entrambi i capezzoli tra le mie dita bagnate, e con lentezza esasperante li ricoprii d�olio. M�interrompevo per qualche istante, andando a rivisitare le zone più periferiche, ma poi ritornavo inevitabilmente a prendermi cura di quei mirtilli rosati, e quando lo facevo, Rebecca ansimava sottovoce. Doveva essere rimasta turbata dal piacere che sentiva, perché ad un certo punto mi disse: -Basta così- Così proseguii a massaggiare le sue gambe infinite. La feci girare, e risalii lungo polpacci, cosce e glutei, ammirando la fermezza di quel corpo graziato da natura, palestra e massaggi professionali. Conclusi con schiena e scapole. Andai a lavarmi le mani. Dallo specchio potei osservare Rebecca rialzarsi lentamente, quasi stordita. Poi accadde qualcosa che mi sorprese. Si avvicinò a me, e mi stampò un bacio sulle labbra. -Grazie, Darling- Quindi afferrò un accappatoio dall�appendino e ritornò a sdraiarsi sul lettino in piscina. Sofia osservò la luce sulle ali dell�aereo perforare il buio del cielo notturno. Le mani del conte avevano raggiunto le mutandine di pizzo. Poteva avvertire le dita scivolare sotto di esse e accarezzare le sue labbra nascoste. Allargò le ...
«1...3456»