Il cameriere albanese
Data: 25/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: chupar
... Io non me ne ero accorto, perché davo le spalle alla porta, ma lui evidentemente sì. Era forse più giovane del primo, molto maschile anche lui, anche se più tozzo e bruno.
- “Continua. Hai mai provato due cazzi albanesi?” - io risposi di no. “Vedrai come godi con noi.” Intanto la lingua del secondo stava esplorando il buchetto del mio culo sempre più in profondità.
“Tutto a posto in sala?”
- Sì, ho avvisato Marco, che ci copre. Lui non interessa questo…”
- “Certo. Lo stronzo c’ha la moglie a casa….Va bene. Veloce allora! Mettilo prima tu nel culo!” - gli disse il primo. “Che cazzo aspetti?”
Dopo un attimo di silenzio, sentii la voce di mio cognato: “Sì, scopalo, qui davanti a me.”
Anche lui era entrato: “Amico non preoccuparti. Non è più vergine, anzi è una gran troia rotta in culo. Sburragli dentro che gli piace..."
Il compare lo invitò a muoversi: "Se te lo dice pure lui...Mica lo puoi mettere incinta, no?”
Improvvisamente il cameriere tolse la lingua, si sputò sulla mano, la passò nel buchino, e senza complimenti m’infilò il suo cazzo nel sedere, lasciandomi piegato a novanta gradi con quell’altro in bocca. Sentii l’asta che con due spinte mi entrava nel culo. - “Vuoi pure tu, dopo?”
Sentii mio cognato rassicurarlo a suo modo: “No…l’ho già riempito di sborra per mesi…Evidentemente è troppo troia solo per me.”
Dopo un sospiro l’albanese: “Chi sei? Il suo uomo? Ti piace che ti fa cornuto?”
Senza aspettare risposta di mio cognato, me lo mise ...
... profondamente. Mi disse che ce l’avevo veramente sfondato, segno lampante dei precedenti e numerosi cazzoni robusti lo avevano ispezionato a fondo.
Quell’uomo, però, mi scopava senza fantasia, come dovesse meccanicamente eseguire un esercizio per svuotarsi i coglioni. Senza passione, slancio. Iniziai a chiedergli di essere più virile, più selvaggio. Entrò e uscì dal mio culo e ogni volta le spinte si facevano più violente. La cosa cominciava seriamente a piacermi, ma il compagno di lavoro, dopo aver chiesto a mio cognato di bloccare la porta con il suo peso, suggerì al collega di fare presto o li avrebbero scoperti. Quello intensificò le spinte. A ogni spintone mi spostava in avanti facendomi ingoiare più a fondo il cazzo che avevo in bocca...Sentivo il cazzo scorrermi dentro, sempre più forte. Più lo sentivo, più tutti i miei freni mentali svanivano.
Infine, lo sentii venire intensamente, innaffiandomi le budella. Quindi, si ricompose e uscì, salutando con un cenno del capo mio cognato: “Grazie amico!”
- “Girati. Voglio io il culo, adesso! Dai, che è tardi…” – mi ordinò subito l’altro.
Si fiondò con la lingua nella calda fessura che spurgava lo sperma del connazionale, preludio a una scopata che immaginavo bollente.
Lo piazzò dritto nella mia fregna maschile e mi scopò, facendomi sussultare da subito. Cominciai a dimenarmi . Ogni tanto dei poderosi schiaffi mi arrivavano sulle natiche. Provavo dolore ed eccitazione allo stesso tempo. Non gli chiesi di fermarsi, ...