1. Il cameriere albanese


    Data: 25/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: chupar

    ... anzi, gli chiesi di continuare, più forte. Volevo godere così davanti a mio cognato, fargli sapere che era stato uno stronzo a mollarmi e a tradirmi con una bagascia ucraina.
    
    Al cameriere gli piaceva eccome fottermi profondamente ed io ansimavo di piacere. Mi scopò sempre di più e sempre più forte. Continuò, mentre mi torturava i capezzoli con le dita, stringendoli forte. Godevo anche all’idea che mio cognato fosse sempre lì, immobile, semplice spettatore. Vedeva il cazzo dell’albanese entrare e uscire dal mio culo, con le natiche arrossate. Ogni tanto il cameriere lo fissava negli occhi, tirava fuori il suo grosso membro e gli faceva vedere il mio buco dilatato. Guardarlo in quel momento rappresentava per me il massimo dell’umiliazione per lui. Lo conoscevo. Era eccitato e incazzato nello stesso tempo.
    
    Si slacciò velocemente i pantaloni, senza abbassarli. Con il cazzo fuori scivolò dietro al cameriere. Voleva incularselo, ma il giovane con un gesto di stizza si sottrasse senza smettere di penetrarmi il culo. Alla fine mi assestò le ultime poderose botte tra le chiappe. Mio cognato mi prese per i capelli e mi avvicinò al suo cazzo. Si masturbò, come impazzito. Stava per esplodere. E lo fece dritto in faccia a me.
    
    Senza dirmi una parola, il cameriere con un dito raccolse un po’ di sperma dalle mie guance per poi infilarmelo in bocca. Rivolto a mio cognato: “Se ti piace puoi portarlo da noi. Stiamo qui sopra in quattro. Tre albanesi e un tunisino…Il tunisino è il pizzaiolo e ha un cazzo grosso così!”
    
    Quindi, si risistemò e uscì.
    
    La porta si chiuse un’ultima volta alle spalle di mio cognato mentre concludeva: “Ti aspettiamo per il dolce. Zoccola!”
    
    Quando i miei mi videro arrivare in giardino per il dolce, mi chiesero cosa avessi fatto tutto quel tempo, io risposi che ero stato al cellulare con i miei amici a commentare i risultati: "Fortuna che c’erano le partite. Qui è una noia mortale!"
    
    .
«1234»