Ariel l’ex sirenetta
Data: 27/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Bastino9
... gigolò di periferia?. Ti sbagli non sono disperato, nemmeno miserabile a parte qualche temporanea carenza di liquidi, squallido non lo sono né dentro né fuori, tu sei una ragazza in gamba ma hai bisogno che qualcuno ti spieghi ed io so farlo bene. Avevo i capelli ritti quando lo mollai sotto il gazebo ma non lo riuscii a togliermelo dalla mente. Una settimana ritornando dalla segreteria dell’Università lo chiamai: Ciao Gino Ariel come stai? aspettavo la tua telefonata dove sei?, sono in centro allora vieni ti aspetto questo è il mio indirizzo, fra 5 minuti sono da te. Era una follia, sapevo che mi stavo infilando in un cul de sac ma ero curiosa. Bussai alla porta e quando lui mi aprì stavo per scappare ma lui prese a dirmi: non scappare, se vuoi andare via vai via con calma, ma se entri lascia fuori della porta tutti i tuoi problemi, quando poi te ne vai ti porti quello che trovi. Entrai e mi portò direttamente nella camera da letto, mi tolse il giaccone e lo buttò sulla poltroncina, mi sfilò il maglione e mi disse tirati giù i jeans e togliti le scarpe; obbedii in silenzio mentre lui restò in boxer. Ero in imbarazzo e lui con un gesto del capo mi indicò il mini bagno, quando tornai lui era disteso sul letto, avanzai lentamente verso di lui e mi fermai vicino al letto, non sapevo cosa fare, mi liberai del reggiseno e misi in libertà le mie tette, allungai le braccia lunghi i fianchi ed aspettavo, mi sentivo prendere dall’angoscia e stavo per piangere, mi stesi anche io al ...
... suo fianco, non sapevo cosa fare, la mia unica esperienza sessuale l’avevo vissuta con un compagno delle superiori e non mi era nemmeno sembrata eccezionale. Mi tolsi gli slip ed allargai le gambe mettendo in mostra la mia vagina tenera, stretta, pulita e depilata nel modo giusto; lui si girò dalla mia parte e mi disse: adesso libera la mente, concentrati solo sul piacere che vuoi e devi provare, seguimi, fai la santa, fai la puttana, grida, sussurra, godi, godi fino allo sfinimento. Sentii la sua mano sulla mia pancia, ebbi un brivido: era fredda. Cominciò a premere e a rotearla lentamente, ad ogni giro le sue dita aumentavano la pressione verso l’interno, non ricordo al 4° o 5° giro mi sembrava di avere le sue dita nelle mie viscere, il pollice mi premeva sulla vescica, l’indice lo teneva sul mio clitoride poi mollò tutto all’improvviso; non trattenni un grido: AHAH! Avevo la vagina bagnata di urina. La stanza era completamente buia, non vedevo ma percepivo i suoi movimenti, mi teneva in sospeso la curiosità dell’ignoto, sentivo contrarsi la vulva. Le sua mani salirono alle mammelle e le contenevano, cominciò a sbatacchiarle in tutte le direzioni, una contro l’altra tenendole per i capezzoli, ebbi modo dirgli: no…no .. così mi fa male e per tutta risposta continuò a sbattermele sempre con più forza, il mio gridò si trasformò in un gemito di ahhh…ahhhh. Le lasciò cadere e poi riprese nelle sue mani le mie mammelle e le strinse in maniera quasi selvaggia, battevo le cosce sul ...