Gelosia Retroattiva
Data: 28/03/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Pantelleria
... sentii come trafiggere lo stomaco da una lama incandescente. Io e Eva ci frequentavamo da ben più di due mesi. Fui tentato di alzarmi ed andarmene ma, mosso dall’istinto masochista di chi sa a cosa sta per andare incontro, chiesi : “Quindi già ci conoscevamo, avete scopato?” “Andrea, smettila, basta, non voglio rispondere” Mi urlò di nuovo con il viso in lacrime. Quella risposta mi bastò. Cedetti alla tentazione di andarmene, presi una coperta dall’armadio e me ne andai in cucina, mi versai un bicchiere colmo di brandy che bevvi quasi tutto d’un fiato e mi sistemai sul divano, cercando di addormentarmi. Tanti pensieri mi laceravano il cervello, uno su tutti la certezza che con Eva niente sarebbe stato più come prima. Quella notte feci sogni terribili e fu il rumore di Eva che si faceva un caffè a svegliarmi, la guardavo, lei se ne accorse ma non disse niente, il trucco colato e il rossore del pianto le deformavano il volto. “Vado a riprenderti la macchina” Mi disse, senza emozioni. “No, prima dobbiamo parlare, lo sai” Risposi, ancora impastato dal sonno. “Non c’è niente di cui parlare, credimi, è meglio così, se mi presti una borsa prendo le mie cose e mi levo dalle palle. Tutto quel che ora pensi di me è vero, forse è anche peggio. Scusami se ti ho illuso in qualche modo” Mi disse, a bruciapelo, rimasi interdetto, mi aspettavo quantomeno delle spiegazioni, restai in silenzio. Eva continuò : “Vedi, ci sono tante cose che non sai di me, di come sono ma più che altro di ...
... come sono stata, non capiresti, sapevo che sarebbe successo, speravo solo succedesse in un altro modo, per gradi, perché mi piacevi davvero..” Il sentirla parlare di me al passato mi fece mancare la terra sotto ai piedi, mi venne da piangere, a stento trattenni le lacrime. Di nuovo, feci l’errore della sera prima: “No, ora voglio sapere tutto, me lo devi, devo capire, voglio capire” Biascicai, mi sentii indifeso come un gattino che non riesce a scendere dall’albero. “Lo sai che poi non si torna indietro, vero?” Mi rispose lei, notai un tono di sadismo nella sua voce. Riuscì a risponderle solo con un cenno di assenso con la testa. Mi raccontò, eccome se mi raccontò, devo dire anche con una certa soddisfazione. Mi raccontò di tutti gli amanti che aveva avuto dopo la rottura con Mattia, mi raccontò che all’inizio lo fece per vendetta, iniziando a frequentarsi con un amico di lui, pian piano poi divenne una specie di dipendenza, la sensazione di potere sugli uomini la faceva sentire bene, la faceva sentire invincibile. Mi raccontò di tutte le serate passate nei locali e finite nei letti di uomini conosciuti neanche un’ora prima, mi raccontò di quella festa in villa, l’estate precedente, dove completamente fatta perse la cognizione della realtà e il conto delle persone che si scopò. Mi raccontò che dopo quella volta le capitò di andare con uomini giusto perché le avevano offerto una riga e che Davide era uno di questi. Disse che aveva accettato di vederlo per dirgli di smettere di ...