Gelosia Retroattiva
Data: 28/03/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Pantelleria
... chiamarla, di trattarla come una puttana al suo servizio ma che non era riuscita a resistergli nonostante “tutto sommato” mi amasse. A tratti rideva mentre raccontava, sembrava un’altra persona, mi faceva paura. Mi disse che conoscermi aveva acceso di nuovo in lei la speranza di poter di nuovo vivere un amore, una relazione sana, le aveva dato la forza di potersi lasciarsi alle spalle un passato "turbolento" ma che in fondo, nel profondo, sapeva sarebbe riaffiorato. Io restai tutto il tempo ad ascoltare, rannicchiato sul divano, inerme, distrutto, annullato, incapace di proferire una parola. Finito il monologo, che durò quasi due ore, Eva prese una borsa di tela, la riempì di tutte le scarpe, i trucchi, le chincaglierie che aveva lasciato a casa mia e se ne andò, io non feci niente per fermarla. Rimasi li, su quel divano, piansi tutto il giorno. Il tempo, i giorni che passavano non mi aiutavano affatto, affioravano in me immagini di Eva alle prese con cazzi e droga, droga e cazzi, mi masturbavo con rabbia e tornavo a piangere, avevo voglia di uscire, illudere e trattare male più donne ...
... possibile, poi mi convincevo che non sarebbe servito a niente e restavo a casa a piangere e a masturbarmi con rabbia con in testa Eva, i cazzi e la droga. Quelle immagini mi torturavano, avrei voluto scacciarle ma inconsciamente le ricercavo, perché l’amavo ancora, amavo l’idea che avevo creato di lei, che ingenuamente mi ero fatto di lei e che lei non aveva impedito mi creassi, non potevo accettare che la persona di cui mi ero innamorato perdutamente fosse in realtà solo frutto di una mia proiezione mentale, che avessi ciecamente riversato su di lei tutte le mie aspettative affettive, ce l’avevo con me stesso per questo e, forse per punirmi, ricercavo ancora quelle immagini. Non ero abbastanza forte per accettare tutto ciò, non ero abbastanza forte per giustificarla, non ero abbastanza forte per perdonarla, con il tempo però riuscii ad apprezzare il fatto che fosse scomparsa dalla mia vita senza tentare di riavvicinarsi, forse qualcosa di buono per me in fin dei conti l’aveva fatto. Pensavo che non sarei più riuscito a fidarmi di una donna. Noi piccoli, poveri uomini gelosi e patetici.