1. Ana e le sue amiche - cap.5


    Data: 31/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FrancoT

    ... che non lo avrebbe sopportato e allora non lo chiamò. In quel preciso momento diede inizio a quella che sarebbe stata praticamente la sua unica storia eterosessuale di sempre. Ancora oggi, quando ci pensava, non sapeva come avesse potuto lasciarsi andare in quel modo. Era evidente che il fascino di Raoul, mescolato alla sua simpatia ed alla delusione provata per Magda, fossero i fattori scatenanti. Lui però seppe anche soddisfarla sia per quanto riguardava gli aspetti più intimi che per quanto riguardava quelli più pubblici. Insieme a lui si divertiva a 360 gradi, ma lei era e restava lesbica. Questo era chiaro. Alle 18, quando uscì, trovò Raoul con l’auto già accesa nel parcheggio che la attendeva. Salì in fretta senza preoccuparsi di nulla. Tutti sapevano della loro amicizia, seppur nessuno sapeva di quanto fosse accaduto e di quanto stesse per accadere di lì in avanti. Dopo circa dieci minuti di viaggio lui parcheggiò lungo l’Avinguda Diagonal e si fermarono in un bar che lui conosceva prendendosi un aperitivo. Il morale di Ana nel frattempo era migliorato ed il mohito le diede anche una leggera aria di frivolezza. Sapeva che lui quella sera l’avrebbe posseduta nuovamente e sapeva benissimo che se ella avesse voluto lui l’avrebbe presa anche in quel preciso istante, ma non volle forzare le cose e soprattutto non volle avere fretta. Voleva divertirsi, rilassarsi ed essere spensierata e Raoul in quello riuscì alla grande. Si spostarono da quel locale lungo la litoranea che ...
    ... conduceva fino a Sitges fermandosi in un ristorante panoramico a Castelldefels. Mangiarono pesce a volontà e bevvero una bottiglia e mezza di uno squisito vino bianco, fresco al punto giusto. Quando lui vide sul suo volto un pizzico id malinconia, le prese la mano e le disse:”Ehi guapa, siamo qui per divertirci, vero?”. “Si, certo”rispose ella tornando in sé. Due ore dopo a quel momento, quando a casa di Raoul ella si sedette sopra di lui e lo cavalcò per svariati minuti, pensò a quanto strana fosse la vita. Solamente ventiquattro ore prima, quasi alla stessa ora, stava intrecciando il proprio corpo con quella della donna che frequentava ed in quel preciso momento invece si lasciava andare sessualmente con uno dei suoi migliori amici. Raoul aveva saputo coniugare il proprio desiderio di Ana con l’esigenza di quest’ultima di essere coccolata ma allo stesso tempo soddisfatta. Aveva cominciato a stuzzicarla fin dal ristorante con qualche battutina, poi all’uscita dal ristorante l’aveva presa tra le braccia e l’aveva tenuta stretta a sé, senza baciarla né altro, semplicemente facendola sentire protetta. Ed ella aveva apprezzato. Poi in macchina le aveva appoggiato una mano sul ginocchio ed ella non l’aveva scostata. Si era diretto verso la propria abitazione senza nemmeno chiederle niente e dopo alcuni chilometri la sua mano era già tra le calde cosce di Ana che gli aveva dato carta bianca, senza dirgli nulla. Raoul aveva scoperto che Ana indossava un collant sotto al quale aveva ...
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