1. 152 - Anthology Alessia - Il prof. megadotato


    Data: 04/04/2019, Categorie: Etero Autore: ombrachecammina

    ... anche mi eccitava chiamarlo semplicemente prof . Mandalà rise e si allungò le gambe in avanti rimanendo semi sdraiato sul divano. Mi guardò per l�ennesima volta le cosce, che io tenevo appositamente un po� divaricate e mi disse��.�Vieni qui��.�Mi alzai e mi misi in piedi davanti al mio prof e lui audacemente����Succhiamelo dai��.�Mi inginocchiai fra le sue cosce, mentre lui se ne stava beatamente con le braccia incrociate dietro la nuca, io gli slacciai la cintura dei pantaloni, trovai la zip e la abbassai, poi gli artigliai i pantaloni dai fianchi e glieli feci passare sotto il sedere, che lui ebbe la cortesia di alzare leggermente. I soliti boxer di tela, ma questa volta le righine erano blu scuro e nero, feci scorrere anch�essi sotto le natiche e liberai il pesantissimo siluro. Gli tolsi poi il maglione, la camicia sottostante e anche la classica candida maglietta della salute. Aveva il torace peloso e una pancia abbastanza pronunciata, ma lì sotto aveva un arma che faceva dimenticare tutte le brutture esistenti sul suo corpo. In effetti maschio era maschio e lo si vedeva chiaramente, ma i muscoli non esistevano proprio. Anche le cosce bianchicce erano un po� flaccide e per nulla toniche. I pettorali, ricoperti da peli, alcuni bianche e altri neri, parevano due tettine sporgenti e molli.Glielo presi in bocca, e sentii la sua mano che come la volta precedente mi pressava per farmelo ingoiare il più possibile. Mi sforzai al massimo delle mie possibilità e questa volta ...
    ... riuscii a ingoiarne tre quarti. Lo feci combattendo contro i conati di vomito che mi provenivano da quella grossa susina che profondamente mi penetrava in gola. ��.�Ahhhhhhh, aaahhhhh, ahhhhhhh, aaahhhhhh��..�Callisto godeva, ma questa volta non poteva finire come era terminata la prima.Liberai il mio cavo orale dal gigantesco intruso e lo lasciai con quel magnifico cazzone appoggiato al ventre. Davanti a lui in piedi, mi spogliai nuda, mentre lo facevo vedevo che la bestia si muoveva a scatti staccandosi dal suo pancione e ricadendovi sopra.Mi sedetti sopra di lui guardandolo in faccia e spiando le sue reazioni, quindi guidai la sua mazza all�imbocco della mia figa pulsante e ormai fradicia di umori e poco per volta, con estrema cautela scivolai verso il basso inglobando nella mia vagina quel palo meraviglioso.�Profff�.. oohhhhh proffff�.. sei grandeee��. Maria Vergine che cazzone che hai profff��.. �Mi calai fin quando non lo sentii cozzare dolorosamente contro la bocca dell�utero. Risalii e ridiscesi facendomelo scorrere dentro lentamente. Assaporai ogni centimetro di quello stupendo esemplare di cazzo che mi andava a toccare in fondo, in un punto che mi dava sensazioni estreme di piacere intenso. Sentivo il clitoride sfregare contro il suo cazzone, lui finalmente si mosse e mi abbrancò le tette con le mani. Non era delicato e abile come lo era stato sempre Daniele, ma, nonostante dimostrasse d�essere alquanto rozzo e poco esperto di sesso, aveva un qualcosa che mi faceva ...
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