1. 152 - Anthology Alessia - Il prof. megadotato


    Data: 04/04/2019, Categorie: Etero Autore: ombrachecammina

    ... impazzire. Le tette non me le vellicava ma me le pasticciava in malo modo, ma mi dava l�impressione del maschio che se ne frega della povera femmina e pensa solo al suo piacere. Forse era un principio di masochismo il mio, ma quel tipo d�uomo, nonostante tutto, mi attizzava parecchio. Lui, con insospettabile forza mi sollevò tirando indietro il suo cazzo dalla mia vagina, poi mi disse��.�Sdraiati sul divano e apri le cosce��. �Non era di molte parole ma quello che voleva lo sapeva perfettamente.Mi sdraiai sul divano, aprii al massimo consentito le gambe e lui mi fu sopra, me lo ficcò dentro senza tanti complimenti e cominciò a sbattermi con forza��.�Prof� cazzoooo, pianoooo, pianooooo, mi sfondiiiii, mi sfondiiiii��.�Lui grugniva come un maiale ma continuava a stantuffarmi la figa ficcandomelo dentro fino alla radice. Era un dolore misto a piacere intenso. Il suo viso si abbassò e la sua bocca si impadronì dei miei capezzoli, li succhiò e li leccò con la solita irruenza ma fu piacevole comunque. Quel cazzo, quel grande e immenso cazzo dentro di me, era la panacea di tutti i mali, era una bacchetta magica che mi faceva vedere le stelle nel firmamento, era veramente l�essenza del piacere puro. Venni una prima volta e dopo pochi minuti una seconda, non capivo più niente mentre lui continuava a cavalcarmi come uno stallone.Giunse così il mio terzo orgasmo e subito appresso lui prudentemente lo estrasse in largo anticipo, appoggiò un piede sul tappeto e uno tra il mio fianco ...
    ... sinistro e lo schienale del divano, se lo masturbò a due mani direzionando l�idrante verso il mio viso, poi mi disse���Apri la bocca troia!!!!!�Woww, il prof si era improvvisamente disinibito, il buon Callisto voleva farmi la doccia di sperma� Il primo getto fu come lo zampillo di una fontana che si spiaccicò sul mio occhio sinistro colandomi giù oltre lo zigomo infilandosi fra le labbra spalancate della mia bocca.Aveva sbagliato la mira, ma rimediò subito correggendo abilmente il tiro. In verità la seconda eruzione vulcanica scivolò sulla mia lingua protesa e scese direttamente in gola, lui piegò il ginocchio sinistro e avvicinò la cappellona alla mia bocca. Fiumi di sborra calda si depositarono dentro la mia bocca assetata di nettare. Non sapevo cosa fare di tutta quella crema, ero indecisa se sputarla o ingoiarla, poi lui mi diede il consiglio giusto��.�Ingoiala troiaaa��.�La mandai giù percependone sulle papille gustative il forte sapore di uomo.Mi fece poi accomodare in bagno, che era piuttosto angusto, comunque riuscii a farmi una doccia calda che poi si fece anche lui, mi rivestii e lui invece si rimise solo le mutande, anche stavolta non mi chiese se volevo essere accompagnata da qualche parte. Mi salutò sulla porta dicendomi semplicemente���Ci vediamo domani a scuola����Ciao prof�..�Con Callisto divenne una abitudine quella di andare a casa sua. Così, fino alla fine dell�anno scolastico, per circa sei mesi, due o tre volte la settimana, come una zoccola ninfomane, andai ...
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