1. Dedicato agli amici paolo ed elena


    Data: 04/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark

    ... cazzo con le natiche. Suo marito si alzò e l’abbracciò insieme a me. Sentendo i due cazzi che la premevano, lei cominciò a sciogliersi.
    
    Dopo essersi goduto il nostro abbraccio, decise di fare la femmina e si inginocchiò. Mise le mani sui nostri culi e avvicinò i cazzi al viso. Lasciammo che fosse lei a dirigere il gioco in quel momento, e avvicinò i due cazzi, fino a unirli. Poi, sempre tenendo le mani sulle nostre natiche, provò a prenderli in bocca insieme. Il marito gemette di piacere e allora mi domandai se quella era una delle cose che di tanto in tanto sognavano e si raccontavano mentre scopavano.
    
    Devo dire che le sue dita si muovevano abilmente e sapeva dove trovare il buco del culo. Sapeva anche come trattare i coglioni, che accarezzò nell’intento di farli lavorare.
    
    Però decisi di passare all’attacco e la feci alzare.
    
    - Sei una troia, – dissi ricordandomi le raccomandazioni del marito. – Ma non vogliamo riversare sperma in bocca. Non adesso.
    
    In realtà, quella prima palpatina che le avevo dato al culo con la mano sotto la gonna mi aveva attizzato le voglie di sodomizzarla. Subito.
    
    I patti erano che il marito doveva essere d’accordo e avere un rapporto «paritario» con me, quindi
    
    Misi due dita nel naso alla moglie che non voleva staccarsi dai cazzi che teneva golosamente in bocca e la feci alzare.
    
    - Ho capito cosa ti piace, bagascia, – le dissi con eleganza pungente. – Quindi fai quello che ti dico.
    
    Poi feci segno al marito di sdraiarsi ...
    ... pancia in su nel letto. Misi Elena a quattro zampe davanti a me.
    
    - Forza! – Ordinai. – Torna a prenderlo in bocca, pompinara viziata!
    
    Lei obbedì di buon grado e si mise a succhiare il cazzo del marito che, beato, se ne stava lì ad godersi le sue attenzioni orali.
    
    Da dietro diedi delle pacche all’interno delle cosce di Elena, in modo che le allargasse per bene.
    
    - Non fare la santarellina! – La avvertii. – Ora ti chiavo e devi metterti in posa.
    
    Mi aiutai con la mano e portai il cazzo alla figa, scivolandoci dentro subito, tanto era bagnata.
    
    - Infoiata come una vacca… – Commentai, sperando di aver capito bene i suggerimenti del marito. Ma a vedere come si stava impegnando di più, sembrava proprio di sì.
    
    La sbattei con veemenza, fino a distrarla dal pompino sul quale si era impegnata troppo. Probabilmente non aveva mai preso un cazzo in figa e uno in bocca contemporaneamente. Ma si abituò subito alla doppia goduta. Non lo sapeva fino a quel momento, ma due cazzi erano per lei la giusta soluzione di vita.
    
    Quando l’uccello fu sazio di figa, decisi di procedere. Sfilai il cazzo e mossi Elena in avanti, in modo che, piegando le cosce, andasse a sedersi sul cazzo del marito. Se lo infilò senza bisogno di aiuti, doveva essere una cosa che facevano spesso.
    
    A quel punto la piegai in avanti fino a farle abbracciare il marito e allargare così le natiche e scoprire il buco del culo per me.
    
    Il marito le prese le natiche con le mani e provò ad allargarle, non per ...
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