1. Sogno o voglia? (parte 2)


    Data: 06/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: 66dive

    Passò ancora qualche minuto, e altre mani presero a toccarmi. "Buona sera" disse una voce calda e gentile. Palpò liberamente il culo e la schiena, poi prese a sfiorarmi il cazzo e ad accarezzarmi tra le gambe con sapienza. Cominciai ad eccitarmi. Lui se ne accorse. Tocco le palle, e vide che il cazzo aveva la punta bagnata. "Bravo. Molto bravo." commentò. Passò a dedicarsi al mio buchino. Mi penetrò con un dito, poi con due. Poi con entrambi i pollici, forzando leggermente per allargarmi. "E' davvero un onore e un piacere per me essere il primo." mi sussurrò dolcemente all'orecchio.
    
    Subito dopo la punta del suo cazzo si appoggiò al buco e cominciò a spingere. Lentissimo si fece strada. Fu molto delicato. Ma quel cazzo, me ne accorsi subito, era enorme. Istintivamente mi irrigidii. "Eh no." mi rimproverò paternamente, "così non va bene.". Mi imposi di rilassarmi, e di aprirmi a lui, che dolcemente riprese a spingere. Era davvero un affare smisurato, lungo e largo. Continuava ad entrare a fondo in me e non finiva mai. Mi sentivo tirare tutto, dentro e fuori. Mi accorsi di sudare freddo. Alla fine fu dentro fino alla base. "L'hai preso fino in fondo. bravo." mi disse, sempre con il suo tono affettuoso e paterno. "Adesso pensa a godertelo. Voglio che tu lo senta bene tutto." Cominciò a muoversi dentro di me, dando la sensazione di risucchiare avanti ed indietro tutti i miei organi interni ad ogni affondo. Ero eccitatissimo, e la cosa mi stava piacendo da matti. In quel ...
    ... momento ero completamente concentrato sul mio interno, sulla danza sconvolgente di quel grosso bastone di carne. Ci sapeva fare. Si mosse fluido e voluttuoso anche quando il ritmo aumentò, e mi tenne stregato dal suo cazzone fin quando raggiunse un copioso orgasmo dentro di me.
    
    Mi dispiacque che avesse finito. Si sfilò, mi salutò con un affettuoso schiaffetto sul culo e si dileguò. La prima era andata decisamente bene.
    
    Due nuove mani maschili mi presero per i fianchi e un altro cazzo mi penetrò senza troppi complimenti. C'era qualcosa di familiare nel tocco. Era Marcello.
    
    "Sono io, Come va? Qui c'è già una discreta coda che si è formata per te. Il tizio di prima se l'è presa un po' troppo comoda."
    
    Pensai che invece mi sarebbe piaciuto molto averlo dentro più a lungo.
    
    "Hai visto che razza di spadone enorme? Beh... visto, no. Ma immagino che lo avrai sentito. Gli ho ceduto il diritto di essere il primo. Abbiamo preferito che fosse lui a cominciare con te. Per fare un po' da apripista. Per rendere le cose più agevoli a chi viene dopo. Mi sembra che abbia fatto proprio un buon lavoro. Già ti sento piuttosto largo. Ti si incula davvero bene."
    
    Per dimostrarlo, tentò un paio di colpi più decisi.
    
    "Credo che non avrai tempo di annoiarti, stasera. Sono tutti molto incuriositi da te. Non si fa altro che parlare di te, di là, nella sala grande. Mi hanno fatto un sacco di domande. Sono piacevolmente colpiti dalla tua decisione. Scalpitano per provarti... Penso che nessuno ...
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