1. Sogno o voglia? (parte 2)


    Data: 06/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: 66dive

    ... rinuncerà al suo turno, almeno una volta. Ma puoi contarci che parecchi faranno il bis."
    
    Marcello, continuando ad incularmi, disse. "Ci sono una quindicina di uomini. Massimo sedici, diciassette. Più del previsto."
    
    Diciassette uomini erano venuti lì. Non riuscivo a capacitarmene. Non riuscivo a dare un senso compiuto a quella situazione.
    
    "Beh, fammi sbrigare. Qui c'è gente che aspetta. Resterò in zona, verrò ogni tanto a controllare. Tu stai tranquillo e goditi la serata!"
    
    Dopo queste comunicazioni di servizio, Marcello serrò il ritmo e arrivò rapidamente all'orgasmo. C'era una fila di persone in attesa, non era carino farle aspettare troppo. Se ne andò, dicendo allegramente "Prego, si accomodi!" a quello che veniva dopo. Era lui che mi aveva portato lì, e poteva fare il padrone di casa con il mio buco.
    
    Il terzo indossava il preservativo. Pensai che avrei dovuto essere io ad imporlo a tutti. Sarebbe stata una richiesta più che legittima. Invece così era degradante. Era lui, a proteggersi da me. D'altra parte non potevo lamentarmi di essere identificato come un soggetto a rischio, visto quello che stavo facendo, senza nessuna precauzione. Cercai di trovare motivo di tranquillità nella disinvoltura della maggior parte degli altri. In certi giri è difficile che entrino persone meno che sicure.
    
    Fece i suoi comodi in silenzio per un paio di minuti. Poi, pochi attimi prima dell'orgasmo, lo tirò fuori, si strappò via il preservativo, e mi schizzò addosso il suo ...
    ... sperma, orientando i suoi schizzi sopra il buco, appena sotto l'osso sacro, da dove cominciarono a colare come una melassa verso il basso. Un tipo simpatico. Da me si proteggeva, ma la sua sborra nel culo voleva darmela lo stesso.
    
    Immediatamente un quarto prese il suo posto, stavolta a pelle nuda. Restò abbastanza poco anche lui, abbandonandomi, e questo era un inedito, senza venire. Aveva degustato il mio culetto, ed ora, con ogni probabilità, si recava per finire da uno dei miei colleghi. O forse per un altro assaggino, prima di cambiare ancora. O di tornare da me.
    
    Mise in crisi la mia contabilità. Dovevo contarlo come "quattro", oppure no?
    
    Mentre me lo chiedevo, un altro ancora prese il suo posto e cominciò a sua volta ad incularmi.
    
    La coda andò avanti a lungo in questo modo. Ognuno rimaneva per un tempo piuttosto breve, secondo buona educazione, prima di lasciare il posto al successivo. Qualcuno era protetto, qualcuno no. La maggior parte no. Qualcuno mi veniva dentro, qualcuno fuori, sul culo o sulla schiena. Nessuno di quelli che mi inculavano col preservativo rinunciava a schizzarmi addosso, tirandosi fuori e togliendoselo prima di venire. Mi ritrovai presto con la schiena ricoperta da un lago di sperma che colava da tutte le parti. Qualcuno invece se ne andava senza raggiungere l'orgasmo e magari, chissà, dopo qualche minuto tornava a mettersi in fila. Qualcuno ostentava una beffarda gentilezza mentre mi inculava ("Permette?"), qualcuno andava giù pesante con ...