1. Sogno o voglia? (parte 2)


    Data: 06/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: 66dive

    ... essere cosciente della stanza dove mi trovavo, e dove continuavano ad avvenire cose intorno a me. Alla mia destra riuscivo a distinguere i mugolii di Bocca, che proseguiva imperterrita le sue fatiche orali. Quello che mi sorprese, invece, furono i sospiri di godimento di Cazzo, alla mia sinistra. Mi sembrava che ancora ci stava dando dentro per bene, chissà come faceva a mantenerlo in attività per così tanto tempo.
    
    Ad un certo punto lo sentii esplodere in un teatrale e rumoroso orgasmo. L'ospite che stava scopando quel cazzone, se ne vantò con qualcuno che evidentemente era nei paraggi. "E’ fantastico. È ancora duro e voglioso. Dai, vieni a provare anche tu."
    
    Tuttavia, non mi dimenticavo che ero ancora lì, carponi, offerta a chiunque avesse voluto incularmi. C'erano uomini nella stanza. Qualcuno entrava, qualcuno usciva. Si sentivano passi, voci, commenti. Nella maggior parte dei casi commenti pesanti che riguardavano noi tre. Le voci arrivavano dall'alto. Gli uomini erano in piedi, io ero accucciata carponi, con la testa più o meno all'altezza dei loro polpacci. Ero ai loro piedi, pronta a farmi prendere, in attesa. In qualsiasi momento ad uno di loro poteva venire lo sfizio di farsi un giro nel mio culo. Poteva succedere subito, tra un minuto, o tra un'ora. Analizzavo attentamente ogni rumore, ogni passo, ogni parola pronunciata, per cogliere l'eventuale indizio di qualcuno interessato a provarmi. Ogni volta che qualcuno si avvicinava, trattenevo il respiro. Mi ...
    ... inculerà? O no?
    
    Questa situazione di incertezza aveva risvegliato prepotentemente la mia eccitazione. Quell'attesa era mille e mille volte più stuzzicante rispetto a prima, quando smaltivo quella fila monotona e infinita. Mi sorpresi a desiderare che qualcuno mi inculasse. Stavo sperando, e non temendo, quando cercavo di interpretare le intenzioni degli uomini intorno a me dai movimenti, dai passi, dalle frasi dette, dai commenti. Quando me ne resi conto, mi eccitai ancora di più, e a sua volta mi trovai a desiderare qualcuno nel mio culo ancora più ardentemente.
    
    Ascoltai col fiato sospeso dei passi che sembravano avvicinarsi decisamente a me, e restai deluso quando tornarono ad allontanarsi. Mi illusi pazzamente quando due mani maschili afferrarono e allargarono le mie natiche, e fu davvero cocente la delusione, quando tutto quello che ottenni fu solo uno sprezzante commento. "Guarda il culo come è ridotto!”
    
    Passai altro tempo in attesa. Altri passi si avvicinarono.
    
    "Ehi, Culo! Ma ti hanno lasciata solo?!" disse una voce piuttosto antipatica e strafottente.
    
    Restai muto, trattenendo il respiro, e sperando che mi usasse.
    
    "Quasi quasi ti faccio compagnia, che ne dici?"
    
    Oh, sì! ti prego. Inculami. Pensai. Ne ho voglia. Sentii le sue mani sul culo, che mi aprivano.
    
    "Ne hai avuta già tanta, di compagnia... e si vede... ma devi essere uno cui la compagnia piace parecchio, vero?"
    
    Sogghignò beffardo. Sputò sul mio buco. Bagnò frettolosamente la cappella. Poi ...