Mousse al cioccolato - 1
Data: 07/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad
“Il signore desidera altro?”
La voce morbida del cameriere mi riscosse dai miei pensieri. Sollevai la testa a guardarlo e ancora una volta mi persi nei suoi occhi.
Era un morettino sui vent’anni, un metro e settanta circa, fisico aggraziato, labbra morbide e sempre sorridenti in un volto armonioso, e gli occhi… ardenti, vivaci… due punte di freccia che ti trapassavano l’anima.
“Un dessert?”, continuò, fissandomi con un sorriso, mentre si chinava sulla tavola per raccogliere i piatti e le posate da portar via.
“Cosa avete… di buono?”, chiesi con voce, sperai, normale, mentre pensavo a tutt’altro.
“Abbiamo…”, e qui snocciolò un elenco, al termine del quale rimase in attesa.
Non ricordavo neanche una parola di quanto aveva detto.
“Lei cosa mi consiglia?”, feci, allora, più che altro per cavarmi d’impaccio.
“Beh, io le consiglierei la mousse al cioccolato, è la nostra specialità.”
“Bianco?...”, chiesi stolidamente, fissando il suo inguine pieno, di cui mi sembrava quasi di avvertire il caldo sentore dolciastro.
“Prego?”
“No, mi scusi, stavo pensando ad altro… La mousse al cioccolato dev’essere squisita… sì, vada per la mousse.”
Il ragazzo si allontanò con i piatti sporchi e io rimasi a fissare il suo culetto tondo, modellato dal tessuto nero dei pantaloni. Cazzo, come avrei voluto farmi strada con la lingua fra quelle chiappe carnose e banchettare col suo tenero buchetto!...
Mi sentii nuovamente formicolare i coglioni a quei pensieri ...
... peccaminosi e cercai di riprendere il controllo. Mi trovavo in quell’albergo da un paio di giorni e fin dal primo momento che si era avvicinata al mio tavolo, quella splendida creatura aveva scombussolato tutto il mio equilibrio ormonale… e non solo quello!
Era la quintessenza ideale del maschietto da amare… del maschietto dei miei sogni! Cosa non avrei dato per poterlo spogliare, ammirare nudo… stringerlo fra le braccia… sentire il calore della sua pelle, l’odore del suo cazzo… Me lo figuravo, il suo pisello , raggomitolato molle nelle mutande… Mi sembrava quasi di sentire il tepore promanante da quel nido umido e fragrante.
In certi momenti, mi sarebbe piaciuto avere una vista a raggi x, come Superman, per poter sbirciare sotto quegli abiti, mentre si aggirava per la sala. La sua sola presenza mi straziava di desiderio e mi beava di appagamento… Croce e delizia…
“La sua mousse, signore.”, disse il ragazzo, poggiandomi davanti la coppetta colma di crema spumosa.
“Grazie”
“Spero che le piaccia.”
“Mi piacerà senz’altro… è squisita solo a guardarla!”, risposi, guardandolo negli occhi.
Lui arrossì un poco e si allontanò: doveva avermi letto nell’anima! La mousse, comunque, era davvero squisita: una di quelle cose che non sai mai se divorare in un attimo a quattro palmenti, o centellinare a minuscoli bocconi per farne durare il piacere più a lungo possibile.
Avevo finito da poco, quando il cameriere tornò.
“Andava bene?”, mi chiese.
“Era fantastica…”, ...