1. La mia vicina (4)


    Data: 07/04/2019, Categorie: Etero Autore: bingo26

    ... sarei andato a giocare e che mi sarei fermato un po’ di più, dopo la classica pizza del postcalcetto, in quanto avremmo festeggiato il compleanno di un ragazzo della squadra avversaria e che lei non conosceva.
    
    Elena mi inviò un sms con le indicazioni su come e dove trovarci.
    
    Alle 20.00 uscì di casa con lo zaino per la partita, salutai mia moglie e andai a mangiare un panino a qualche chilometro da casa.
    
    Ero veramente ansioso. Sembravo un ragazzo al suo primo appuntamento. Avevo portato l’occorrente per cambiarmi in quanto vesto sempre in maniera casual quando non sono al lavoro, dove, invece, indosso giacca e cravatta. Quindi, arrivato nel parcheggio del locale, indossai un bel pantalone a vita bassa slimfit RoyRogers, camica D&G sempre slimfit (sono magro e ancora abbastanza tonico, per essere uno della mia età!!!!) e scarpe Hogan tra il classico e lo sportivo.
    
    Erano le 22.00, l’ora fissata con Elena. La trovai nella sua auto e la beccai mentre si cambiava per la serata.
    
    Bussai delicatamente al finestrino e mi aprì la portiera. Era intenta a sfilarsi una tuta, passando subito dopo a togliersi il perizoma. Ero con gli occhi incollati alla sua figa tutta depilata.
    
    Lei mi sorrideva mentre tirava fuori da una borsa un vestito. Era sensualissima mentre si muoveva sinuosa per indossare un tubino aderentissimo.
    
    Avevo il cazzo che si induriva sempre di più. Mi fiondai immediatamente a toccarla. Lei era già eccitata e colava tanto di quel nettare. Era una donna ...
    ... caldissima. Si eccitava subito.
    
    «Sono bagnata da quando ho lasciato casa – mi disse - Per favore leccamela non resisto più».
    
    Non ci pensai nemmeno un attimo. Mi fiondai su quella bellissima figa. Era tutta per me. Finalmente mi potevo beare di quella meraviglia.
    
    Era fradicia. Iniziai subito a slapparla dando colpetti con la punta della lingua al suo clitoride che nel frattempo si era indurito.
    
    Ansimava e mi teneva premuta la testa su di lei quasi avesse paura che finissi quello che avevo da poco iniziato.
    
    Ma io non avevo alcuna intenzione di smettere tanto che cominciai a succhiare il clitoride e pian piano inserire un dito dentro di lei.
    
    Azzardai addirittura anche a mettere un dito nel suo fantastico buco di culo. Era talmente pieno di suoi umori e della mia saliva che lo affondai con decisione tutto per intero.
    
    Lei ebbe uno spasmo.
    
    «Si fammi il culo, infilamene due, tre di dita, ti prego, non ce la faccio più!!!».
    
    Per fortuna eravamo in una zona decentrata del parcheggio (scelta apposta) e scarsamente illuminata quindi poco si poteva intravedere, perché lei era in preda ad un’eccitazione tale che le faceva fare dei sobbalzi sul sedile che avevano dell’incredibile.
    
    Io ero estasiato dallo spettacolo che Elena mi stava offrendo. Il mio sguardo andava dal suo viso, deformato dalla maschera del godimento, alle tette gonfie, arrossate e con i capezzoli così duri che lei, quando li sforava, quasi sicuramente le procuravano dolore e piacere al tempo ...
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