La mia vicina (4)
Data: 07/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: bingo26
... stesso. E ancora al suo addome, così perfetto e liscio, che si muoveva sinuoso al ritmo delle mie dita e della mia lingua.
Le succhiavo il clitoride, lo aspiravo, lo ciucciavo e lo slinguavo mentre le mie dita facevano avanti ed indietro nel suo culo.
Infilai il mio indice e medio nella figa mentre con l’anulare contemporaneamente le facevo il buco del culo che era diventato veramente largo.
Riuscivo anche ad avvicinare le dita separate solo dal sottile strato di carne situato tra i due buchi.
Aveva sollevato le gambe sul cruscotto e si teneva le chiappe aperte con le mani in modo che io potessi penetrala più a fondo.
Il buco del suo culo, a causa della posizione, era inumidito dai suoi stessi umori, era luccicante, pulsante, vivo, invitante…..
Era veramente eccitata ed anche io. Il cazzo mi scoppiava letteralmente e lo strofinavo sul bordo del sedile per cercare almeno un po’ di sollievo.
Ad un certo punto il suo corpo ebbe uno spasmo violento e lei venne inondandomi il viso del suo dolce miele.
Per la prima volta assistetti ad uno spettacolo che avevo visto solo in video e che fino a quel momento pensavo fosse un mito: un getto caldo, umido e denso mi riempì il viso.
Ero inebriato da quello che avevo visto: il fantastico e mitico “squirting” si era materializzato davanti ai miei increduli occhi.
Un getto simile ad un lancio di piscio mi bagnò ed in maniera quasi automatica aprì la bocca lasciando che mi si riempisse di quel liquido.
Mi ...
... passai la lingua sulle labbra inebriandomi di quel nettare un po’ vischioso, amarognolo ma odoroso e profumato sgorgato da quella fonte “miracolosa”……
Elena si tirò su di scatto baciandomi con un vigore ed un coinvolgimento mai provati prima. Mi leccava il viso e mi spingeva la lingua in bocca contro la mia in un duello selvaggio.
«Uhmmm…mi piace sentire il mio sapore su di te. Grazie per avermi fatto godere come poche volte. Grazie, tesoro» disse lei a quel punto.
«Sono io a ringraziare te. Mi hai donato e onorato di uno spettacolo mai visto prima. Sei stata stupenda. E…sei bellissima…Grazie».
Avevo il cazzo ancora talmente duro che mi faceva male anche solo a sfiorarlo. Non ero venuto ma lo stordimento dei sensi dovuto all’esperienza appena trascorsa mi aveva riempito talmente che ora mi sentivo veramente appagato.
Elena mi aveva letto nel pensiero e aveva spostato la mano sul mio cazzo, stringendolo ed accarezzandolo, mentre ci toccavamo dappertutto.
Suggellammo quello scambio di effusioni con un bacio ancora più caldo di quello di prima, se possibile.
Elena mi sbottonò il pantalone cercando di avviluppare il mio cazzo. Eravamo ancora abbracciati e immersi nelle nostre effusioni che quasi facemmo un salto per lo spavento, appena sentimmo il rumore di qualcuno che bussava al finestrino.
Ci voltammo e ci apparve un viso non ben distinto a causa del leggero appannamento del vetro.
Era sorridente e, da quel poco che riuscì ad intravedere, i lineamenti ...