Il mio Adamo nero
Data: 08/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: miriana
... si era fermata. Quelle sue attenzioni aumentarono a dismisura l’ottimo concetto che già avevo del moretto, un ragazzone alto quasi un metro e novanta, senza un filo di grasso superfluo, sormontato da un volto dolce e sereno, illuminato da occhi neri come la sua stessa epidermide, ed una dentatura che chiedeva di essere tastata con mani, bocca, lingua ed ogni altra parte del corpo abile ad adattarsi a quella miniera di avorio. Per non parlare poi del suo attrezzo sessuale che, oltre l’esagerata misura, adoperava con una maestria da sogno, da paradiso e inferno nel contempo, e del quale, mi ritenevo super fortunata per averlo preso, baciato e gustato con tutta me stessa. Verso le diciassette del pomeriggio, mentre guardavamo un film in TV, lui, dopo aver guardato l’orologio al mio polso: “ To go garden …? ” che io interpretai come avesse voglia di uscire un poco. “ Okay! ” risposi, completando l’abbigliamento che avevo già indossato con le scarpe coi tacchi più alti che avessi, un dodici ...
... a spillo, i quali portavano la mia altezza originale ad un metro e ottantasei, così da non sfigurare con lui. Per tutto il tratto che ci portava al parco, mi ero appesa a lui come fa una fidanzata con il suo amore, particolarmente felice per gli sguardi invidiosi che alcune donne, sole o accompagnate, avevano indirizzato a me, altezzosa per l’occasione anche se non è nel mio dna esserlo, comunemente. Alterigia che cessò d’essere quando giunti al parco, notai una giunonica nera con bambino che mangiavano il gelato, seduti sulla stessa panchina dove avevo incontrato il mio Adamo nero. Dopo avermi baciato sulla fronte con calore, Kamdy, mi aveva girato le spalle e si era diretto verso loro, aveva abbracciato il bambino, baciato lei sulla bocca e si erano avviati verso il centro del giardino dove funzionano alcune giostre. P.S. Prevedendo commenti diversi, ammetto la drammatica delusione che mi ha colta, anche se ripeterei l’esperienza altre mille volte, nonostante l’esito finale. Miriana.