La favola di Claudia
Data: 14/10/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Harry Tuttle
... alla festa ed erano tutti colleghi di suo padre. Il sesto lo intravide ancora ai suoi piedi, non riusciva proprio a smettere di leccarglieli. "Si ma chi è lui?" disse cercando di indicare col naso l'uomo ai suoi piedi, di cui riusciva a vedere solo i capelli. A quel punto il sesto alzò la testa. Claudia si ritrovò legata e completamente farcita di sperma, con suo padre che la guardava dai piedi del letto. "Papà...?" Intervenne Paolo, prontamente: "tuo padre ci doveva qualche favore... in realtà a me doveva dei soldi... una sera, qualche mese fa, gli proposi di scoparti per pagarmi il debito, ma lo feci scherzando..." "...e io mi accorsi che non volevo altro... l'alcool fece il resto... eravamo noi sei quella sera e gli promisi... te... promisi che se a te andava bene ti avrebbero potuta prendere loro cinque. Tutti assieme... non pensavo tu potessi accettare... non pensavo... io... non pensavo..." aggiunse il padre di Claudia, quasi in lacrime. "Si... ma perché sei qui... perché volevi assistere? Poi i miei piedi... perché ti sei dedicato ai miei piedi?" chiese ancora sbigottita ...
... Claudia. "Quelli sono una mia debolezza... sono così simili a quelli di tua madre... non ho resistito, sono bellissimi, io... scusami... sono qui perché volevo vederlo con i miei occhi... se tu avessi accettato io dovevo vederlo. Non pensavo che Paolo ti togliesse la benda... non doveva." "Farvi umiliare sembrerebbe una cosa di famiglia..." aggiunse Paolo spezzando il momento di tensione e tutti scoppiarono a ridere, anche Claudia. Mentre parlavano Claudia si accorse che i cazzi di tutti erano andati di nuovo in tiro. Ripensò ai due orgasmi, forse i più belli della sua vita fino a quel momento, ripensò ai calci nei fianchi mentre era a quattro zampe, ripensò ai caldi fiotti di seme che aveva accolto nella sua bocca e nel suo culo, ripensò al sesto uomo che le adorava i piedi in maniera così servile. Quell'uomo era suo padre, lo riguardò e disse "se ti piacciono così tanto, continua." Lui non se lo fece ripetere e riprese a leccarli, a lei non pareva vero. Si guardò attorno, tutti erano pronti a ricominciare, Paolo le si avvicinò ancora all'orecchio. "Dimmi bambina, si o no?" "Si!"