1. Storie gay: culetto vergine incontra bel pisellone.


    Data: 09/04/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: RedTales

    Era arrivato con un po’ di anticipo e stava camminando in attesa che arrivasse. Non sapeva che viso avesse perché, come si fa in questi casi, si erano scambiati solo alcune foto delle parti intime. Si continuava a ripetere che a trent’anni, anche se era la prima volta, non doveva assolutamente farlo capire al suo partner: . Era da due giorni che cercava di immaginarsi l’uomo con cui aveva chattato ma non riusciva a dargli un volto definito e mentre stava pensando a questo improvvisamente squillò il telefonino. Vide che era il suo numero e rispose immediatamente: “eccomi. Si, sono già arrivato.”
    
    “Lo so, ti sto guardando, avevo capito che eri tu.”
    
    “Dove sei?”
    
    “Nella macchina blu dall’altra parte della strada.”
    
    “Non ti vedo, ma adesso attraverso.”
    
    “Sto scendendo. Mi vedi?”
    
    Lo notò e gli si fece incontro: “sei tu?”
    
    “Si.” e chiuse la chiamata andandogli incontro.
    
    Si fermò a un metro da lui. Lo aveva pensato più giovane ma per tutto il resto corrispondeva perfettamente a come si era descritto.
    
    “Ciao. Sono proprio felice di vederti. Sembri molto giovane. Davvero hai trent’anni?”
    
    “Si!”
    
    “Era tanto che aspettavi?”
    
    “No, no, sono arrivato da poco.”
    
    “Allora? Come ti sembro? Posso andar bene?”
    
    Lo guardò nuovamente prima di rispondere: “Si, direi di si.”
    
    “Vuoi fare due chiacchiere? Beviamo qualcosa o andiamo subito da me?”
    
    Rimase interdetto non aspettandosi quella domanda ma si riprese prontamente: “se vuoi possiamo anche andare.”
    
    “Va ...
    ... bene. Sali o mi segui con la tua macchina?”
    
    Esitò ancora un attimo e poi decise di salire.
    
    Lungo la strada parlottarono di varie cose fin che Gennaro non gli chiese cosa gli piaceva di più quando faceva sesso.
    
    Ci pensò un pochino e rispose in maniera vaga con un: “ma… un po’ tutto” non sapendo cosa dire e non volendo assolutamente rivelarsi come un verginello alla prima esperienza.
    
    L’uomo rise e gli appoggio una mano sulla coscia iniziando a palpeggiarlo per risalire quindi verso il pacco che trovò completamente duro: “già pronto? Ti piace? Ti sei già eccitato?”
    
    Simone divenne rosso per l’imbarazzo e balbettò un qualcosa di indecifrabile.
    
    Una ventina di minuti più tardi e dopo tante domande di Gennaro che praticamente rivelarono gran parte della vita del giovane arrivarono a casa.
    
    Come entrarono l’uomo si sbottonò la camicia aggiungendo: “in casa mi piace stare sempre nudo” prima di gettare le scarpe vicino al muro e togliersi tutto il resto sotto lo sguardo sorpreso del suo ospite.
    
    “Ti spogli?”
    
    Ormai era li e non poteva fare altrimenti e, cercando di nascondere l’imbarazzo per quella situazione che non aveva immaginato potesse svolgersi così velocemente, fece altrettanto.
    
    “Grande! Hai proprio un bel corpo.
    
    Ma ti tira sempre?” e rise allungando la mano sulle chiappe per accarezzarle: “belle: dure e tonde. Proprio come piace a me! Hai proprio un gran bel culo! Mi piace!” e afferrandogli poi il fallo che svettava completamente dritto.
    
    Se ne restò ...
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