Storie gay: culetto vergine incontra bel pisellone.
Data: 09/04/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: RedTales
... come imbambolato in mezzo alla sala cercando di essere disinvolto anche se era veramente la prima volta che un altro uomo lo vedeva nudo e, soprattutto, lo toccava. Guardò l’altro che era abbastanza massiccio, non grasso ma decisamente robusto e lo sovrastava anche in altezza di una buona decina di centimetri oltre ad essere abbondantemente peloso, molto più di lui. Braccia e gambe erano grosse e in particolare le cosce erano almeno il doppio delle sue come pure lo era il pene che, ribaltato in avanti e penzolante, già così aveva quasi le dimensioni del suo già al massimo dell’erezione.
“Andiamo in camera che siamo più comodi” lo incalzò risvegliandolo dalle sue riflessioni e riportandolo li.
In camera c’era poca luce e un grande lettone. Gennaro si sedette sul bordo e lo fece avvicinare iniziando subito a leccargli le palle per risalire lungo l’asta. Arrivato alla punta della cappella spalancò la bocca e lo fece sparire tutto scendendo finché le labbra toccarono le palle e si fermò.
Simone provò una sensazione molto forte al passaggio della lingua che aumentò quando le labbra scivolarono lungo il membro. Non riuscì ad evitare di tremare e di far oscillare il bacino per quanto gli piacesse tanto che Gennaro, pensando che volesse spostarsi, lo afferrò con le mani sui fianchi per tenerlo fermo. Ovviamente non si sarebbe mosso: era solo incapace di sopportare quanto gli stava facendo restandosene immobile.
Dopo averlo tenuto tutto dentro per alcune manciate di ...
... secondi iniziò un lentissimo pompino perché voleva proprio gustarsi quel bel cazzo, non particolarmente grande ma assai ben fatto, perfettamente dritto e sparato verso l’alto. Si accorse ben presto che, ad ogni passaggio, il suo giovane amante tremava e ne fu contento perché pensò di aver trovato subito i suoi punti di piacere.
E, mentre Gennaro immaginava questo, l’altro cercava di resistere e di controllarsi per non fargli capire quanto gli stesse piacendo. Si mise anche a pensare quanto fosse stato facile, almeno fino a quel punto, farsi coinvolgere e come sentire quelle mani calde e quella bocca su di lui fosse veramente eccitante, molto di più delle solite seghe che si faceva sempre. Ad un certo punto però avvertì una pulsione sempre più intensa ed ormai vicina al limite del non ritorno. Provò a serrare le chiappe, a piegarsi leggermente in avanti a… trattenersi ma tutto fu inutile e, senza dire nulla e forzandosi di non emettere versi, il cazzo gli divenne durissimo e ancora più grosso prima di esplodere in una serie di schizzi liberatori che gli svuotarono non solo le palle ma anche la mente lasciando spazio solo al piacere. Dopo aver superato l’apice dell’orgasmo cercò di immaginare cosa gli avrebbe detto l’altro a cui aveva appena riempito la bocca di sperma e improvvisamente si sentì intimorito per la sua reazione: .
Fortunatamente quelle inutili elucubrazione sparirono appena Gennaro disse: “ma era da tanto che non scopavi? Sei venuto subito. Mi hai riempito! ...