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Viaggio in treno (2a parte di 4)
Data: 09/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Robi1967
... teste, fissarono pareti e soffitto "domanda giusta!... in corridoio ci sono le luci di emergenza, ma qui no" "eh già!… siamo in italia…" sospirò l'uomo i due si sedettero, rassegnati "vuole un sigaretta?" "e mica si può fumare!" "dopo 'sti disagi mi fumo anche un pacchetto! voglio vedere se hanno il coraggio di dirmi qualcosa! ma apriamo il finestrino" "ma sì… facciamocene una!" "io sono luca" fece l'uomo tendendo la mano "e io luigi" rispose il ragazzo nell'oscurità quasi totale, cinzia rimase in disparte ad osservare le scie rosse che le sigarette accese tracciavano nell'aria, dopo un po' il fumo cominciò ad infastidirla ed uscì nel corridoio. "signora, ne vuole una?" "no grazie." "può chiudere la porta allora?" "sì" "cazzo! spero di non perdere l'appuntamento per colpa di…" nello stretto corridoio c'era un viavai di persone, un vociare confuso e costante delle persone che vi sostavano, e anche lì qualcuno fumava. la gente roteava nel piccolo spazio in modo frammentario e casuale, qualcuno usciva e altri entravano dalle cabine, davanti ai bagni c'era una piccola calca. ripassò il controllore e proprio in quel momento l'uomo fece capolino dalla cabina, con tempismo perfetto. "ehi boss! quango ripartiamo?…" "eh! ci vuole pazienza!…" "quanta pazienza?" "dieci o quindici minuti…" "quanto ci vuole... davvero?" "forse ce la facciamo in dieci minuti, speriamo" "mi fa un favore? appena sa qualcosa, passa a ...
... comunicarmelo? io oggi devo vedere un cliente e vorrei dargli un orario preciso!" "farò il possibile" e si allontanò inghiottito dal buio "grazie capo!" la porta si richiuse secca, lasciando cinzia nel corridoio. essendosi abituata all'oscurità riusciva a distinguere i visi delle persone grazie alle luci di emergenza. "devo avvisare XXXXXX che arrivo in ritardo!" pensò. non le andava di irrompere nella cabina chiusa quindi decise di attendere un po'. però dopo un paio di minuti la porta si aprì; nella semioscurità una sagoma fece capolino "signora? è lei qui davanti?" "sì" "venga dentro, che fa la fuori?!…" "grazie" la voce educata e amichevole attirò cinzia all'interno. appena entrata lei si diresse verso la borsa per cercare il cellulare. mentre accendeva il quadrante udì la voce dell'uomo "qui sotto non c'è campo, ho provato… è inutile" lei constatò che aveva ragione si girò verso lui "e che ha detto il controllore? dieci minuti?" "dieci o quindici; ma figurati… cosa vuoi che ti dica" si girò ad osservare entrambi e notò che anche loro la fissavano. percepì immediatamente che qualcosa nell'aria era cambiato… non sapeva esattamente cosa, ma lo avvertiva. "venga a sedersi con noi" fece il ragazzo nel semibuio vide un gesto di invito la cosa la sorprese: lui era stato sempre zitto e assente, in disparte; vederlo loquace e partecipe la sorprese. "sì" rincarò l'uomo "parliamo un po' " la presenza del ragazzo ...